Pagina 2 di 14

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 15 giu 2015, 20:03
da Blackmonkey
Quelli che avevo caricato io sono i due Trascrizione soluzione MI2 (ho tolto lo sfondo pergamenato), quelli di turok sono i due THE SECRET OF MONKEY ISLAND 2 - LE CHUCK'S REVENGE soluzione. Ho visto che ha aggiunto delle immagini, che sono simili a quelle della rivista.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 15 giu 2015, 21:46
da turok
per i nominativi dei ringraziamenti riguardo alla battitura delle soluzioni al pc non ho messo nulla, preferirei che li inseriate voi.

Sempre grazie ragazzi.

P.S.: sto traducendo tutte le memorie di Guybrush Threepwood e vorrei tradurre anche il racconto di Indiana Jones e il destino di Atlantide, ma per i tempi, non vi assicuro nulla.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 15 giu 2015, 22:24
da Blackmonkey
turok ha scritto:P.S.: sto traducendo tutte le memorie di Guybrush Threepwood e vorrei tradurre anche il racconto di Indiana Jones e il destino di Atlantide, ma per i tempi, non vi assicuro nulla.
:150:

Se ti serve una mano (o un occhio) per la revisione/rilettura, io sono disponibile.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 15 giu 2015, 22:56
da Federico M.
Aspetta, stai traducendo le versioni inglesi? Per quanto riguarda la versione italiana (intendo quella pubblicata su K) io stavo trascrivendo la prima pagina di monkey1.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 16 giu 2015, 7:15
da turok
Tranquillo Federico, sto traducendo la versione inglese; continua pure a trascrivere la 1a pagina della soluzione di MI 1, che io la sto aspettando con ansia.

Grazie e ciao.


Edit:

prima parte fatta

Le memorie di Guybrush Threepwood: Gli anni di Monkey Island

A beneficio di quelli di voi che hanno sempre sognato di diventare un pirata, di padroneggiare di spada e di mare, di rubare ricchezze inimmaginabili, di tracannare grog fino a quando i circuiti nella testa e nel vostro stomaco si contorcano, e di cercare quel misterioso e potente elisir, conosciuto come il vero amore, io, Guybrush Threepwood, scrivo queste righe, speranzoso di scoraggiarvi a provare. Imparate dall'esempio, se preferite ...

Capitolo Primo:
SONO ARRIVATO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA FORTUNA

Sono arrivato su Mêlée Island™ stanco dal mio viaggio per il mare aperto e smarrito dal Vecchio Mondo, ma desideroso di diventare un vero e proprio bucaniere. Un vecchio scorbutico nel ruolo di guardia mi indirizzò ad un bar, lo Scumm Bar, il ritrovo dei pirati locali.
Ho camminato lungo la scogliera e lungo il molo fino a quando sono arrivato allo Scumm Bar, uno posto chiassoso pieno di degenerati, corrotti, maleodoranti, pirati. Due dei pirati nella stanza di fronte, un uomo amichevole di nome Mancomb Seepgood e un compagno intimidatorio con un occhio cisposo (sporco di "cispa", ovvero di un residuo solido del secreto lacrimale che si forma sulle palpebre o alla commessura fra palpebra superiore e inferiore come conseguenza dell'ipersecrezione mucosa delle ghiandole lacrimali), mi hanno dato alcune informazioni circa i poteri soprannaturali locali, tra cui il temibile - e morto! - pirata fantasma LeChuck. Mi è stato detto di dirigermi nel retrobottega, dove i pirati dall'aspetto importante, gli stessi di cui la guardia aveva accennato, stavano al loro tavolo.
Mi sono fatto coraggio e mi sono avvicinato. "Voglio essere un pirata," esclamai. Sembravano impressionati, ma mi hanno parlato delle tre prove che avrei dovuto intraprendere prima che potessi essere riconosciuto come un vero tracanna-grog, puzzolente pirata. Gli ho chiesto ulteriori informazioni su ciascuna delle tre prove, e poi li ho lasciati al loro grog.
Era giunto il momento di prendere un pò di grog da solo. Ho aspettato finché il cuoco ondeggiando nel suo modo di camminare fosse passato per dirigersi alla camera anteriore. A questo punto mi sono infilato di soppiatto dalla porta della cucina. Non sono riuscito a trovare una tazza per il grog, ma, essendo un pirata in periodo di formazione, ho rubato una pentola e un vecchio pezzo di carne - un bottino non molto interessante, ma pur sempre un bottino. Dopo sono anche andato fuori sul molo dove c'era un pesce. Un gabbiano di mare non mi faceva avvicinare fino a quando non ho trovato una tavola non correttamente fissata, in un angolo del molo. Sono riuscito così ad allontanare la fastidiosa bestia abbastanza a lungo per agguantare il pesce.
Soddisfatto di aver abilmente rubato tutto quello che potevo, ho lasciato il bar, in cerca di azione ...

Capitolo due:
HO ESPLORATO LA CITTÀ ED HO SCOPERTO UNO STRANO POLLO

Sono andato per la mia strada, ho attraversato un arco arrivando proprio dentro la città, dove mi sono avvicinato ad un cittadino dall'aspetto sospetto ad un angolo. Mi ha parlato di suo cugino Sven, così gli ho raccontato del mio barbiere, Dominique. Ho pensato che la conversazione fosse destinata a diventare ancora più noiosa. Poi, di punto in bianco, si è offerto di vendermi la mappa di cui avevo più bisogno per completare la prova della caccia al tesoro. Volevo la mappa, ma non potevo a pagare.
Dall'altra parte della strada c'erano alcuni Uomini di Bassa Morale (pirati), il tipo di persona verso cui mia madre mi aveva messo in guardia. Quando ho chiesto loro circa l'uomo che ha cercato di vendermi la mappa, hanno cercato di vendermi una copia del verbale dell'ultima assemblea cittadina di Mêlée Island™. Li ho convinti a pagarmi due pezzi da otto per alleggerirli di una copia. Altro bottino!
Entrando in una porta sul lato destro della strada, ho scoperto il salone voodoo locale. Evitavo sempre la roba voodoo, ma ho potuto agguantare un pollo insolito. Un pollo di gomma, con una carrucola in mezzo. Non avevo mai visto
niente di simile in vita mia. Così, naturalmente, l'ho rubato.
Nel retro del salotto ho incontrato una misteriosa maga. Mi ha parlato del mio futuro. O di qualcosa riguardo ad esso.
Ho lasciato il salotto voodoo e ho proseguito attraverso un arco sotto l'orologio della città. Subito dopo l'arco c'era l'ingresso di un negozio di alimentari. Il negozio veniva gestito da un uomo vecchio e scorbutico che mi sorvegliava così fermamente che non ho potuto trafugare né la spada né la pala che avevo trovato. Purtroppo, i miei due pezzi di otto non erano abbastanza per una transazione legittima. Avevo bisogno di oro, e ne avevo bisogno enormemente.
Sono andato due porte più in giù rispetto ad una prigione e ho cercato di parlare con il prigioniero, ma tutto quello che ho ricevuto da lui è stato un'alitata dello stesso puzzo di un topo sul viso. Sono fuggito al negozio, ho suonato il campanello per il servizio, e ho chiesto delle mentine per l'alito, che il vecchio uomo felicemente mi ha venduto. Sono tornato alla prigione e donato una mentina al prigioniero, che, quando l'ho chiesto, mi ha detto che il suo nome era Otis. Gli ho domandato perché fosse stato arrestato e se potevo fare qualcosa, e lui mi ha parlato di un fiore giallo che cresce nella foresta e mi ha chiesto un pò di repellente per ratti. Gli ho detto che non avevo nulla per i topi, ma gliene avrei portato un pò se lo avessi trovato.
Pensando che la città mi avesse offerto tutto ciò che aveva, per il momento, feci dietrofront percorrendo la strada da cui ero venuto, al di là del posto della vedetta, per i sentieri dell'isola.

Capitolo Tre:
HO CONOSCIUTO I FRATELLI FETTUCCINE, SONO STATO SPARATO DA UN CANNONE E SONO ANDATO A FARE SHOPPING

Ho girovagato per i sentieri dell'isola fino a giungere ad una radura al suo centro, dove ho trovato un tendone da circo. All'interno della tenda ho incontrato Alfredo e Bill Fettucini, due buffoni litigiosi vestiti con tutine attillate color neon. Mi hanno offerto un lavoro come collaudatore per un nuovo numero acrobatico da loro concepito. Volevano spararmi da un cannone. Quando mi hanno offerto 478 pezzi di otto per il mio disturbo ho colto al volo l'occasione. Qualsiasi cosa per l'oro spagnolo! Ho indossato la pentola presa dalla cucina come una sorta di casco e mi sono arrampicato nella canna di un vecchio cannore da nave.
Dopo alcuni confusi minuti barcollavo nuovamente sui sentieri dell'isola, con la testa che vibrava ma le tasche che tintinnavano. Mi sono fermato abbastanza a lungo ad un bivio per esplorarlo un pò e trovare il fiore giallo di cui Otis aveva parlato. Ho preso un petalo e sono tornato in città.
Una volta lì, ho speso le mie ricchezze nell'acquisto di tutto ciò che era disponibile. Ho comprato la carta dal cittadino all'angolo, la spada e la pala dal negoziante.
Desideroso di usare la mia nuova spada, ho chiesto al negoziante dove si potesse trovare il Maestro di Spada. Lui non ha voluto dirmelo, ma è andato via da solo a casa del Maestro di Spada per ottenere l'approvazione alla mia visita. Stanco di aspettare il suo ritorno, ho lasciato il negozio in cerca di avversari per potermi allenare. Potevo chiedere al negoziante di farmi vedere dove vivesse il Maestro di Spada quando ero più preparato per sfidarlo.

Capitolo quattro:
MI SONO ALLENATO ED HO PORTATO A TERMINE LA PRIMA PROVA, L'USO DELLA SPADA

Pronto a intraprendere la mia prima prova, ho lasciato la città alla ricerca di un degno avversario per allenarmi nella scherma. Gli scontrosi individui che si aggiravano per i sentieri dell'isola non erano propensi ad aiutarmi, così mi sono diretto verso una casa all'estremo margine orientale dell'isola. Prima che potessi raggiungere la casa, sono stato fermato da un fastidioso troll che custodiva un ponte lungo il sentiero. Gli ho consegnato il mio pesce e lui mi ha lasciato passare.
Giunto nella casa ho trovato la palestra del Capitano Smirk, un uomo con un collo come un tronco d'albero. In un primo momento, non voleva accettarmi come spadaccino studente, ma sono riuscito a convincerlo con il mio spirito caparbio ... e il mio oro.
Per le successive dodici ore, ho combattuto contro un aggeggio complicato fatto di molle, manichini, ruote e strani marchingegni fino a quando ho perfezionato la mia forma e lo stile. Dopo che l'estenuante allenamento fisico era terminato, Smirk mi rivelò il vero segreto del combattimento esperto con la spada: l'arte dell'insulto. Il capitano mi fece conoscere gli insulti di base, dopodiché mi ha avviato nel mondo reale tra spade che si scontrano e parole taglienti.
Sapevo già che non avrei mai potuto sconfiggere il Maestro di Spada senza aver fatto un pò di pratica con i dilettanti che come me che vagavano sull'isola. Mi sono diretto verso un incrocio affollato tra i sentieri dell'isola ed ho aspettato degli avversari sui quali poter affilare la mia lama.
Venivano da me come falene ad una lanterna, ed ho combattuto contro di loro con tutte le mie abilità, imparando nuovi insulti e repliche di ogni pirata che avvicinavo. Anche se ho perso i primi scontri, ho in breve tempo avuto un ampio repertorio di insulti (e vittorie in riprova), che sarebbero potuti essere d'aito nello sconfiggere quasi ogni pirata che fosse passato per la mia strada. Ho continuato a combattere, guadagnando ingegno e abilità, finché alla fine di un duello con un pirata sconfitto, lui ha dichiarato che ero così bravo da poter battere il Maestro di Spada.
Così ho deciso di cercarla.
Sono tornato al negozio in città, e ho trovato il negoziante, lamentoso come al solito, dietro il bancone. C'è voluto poco per convincerlo a tornare dal Maestro di Spada. Questa volta, quando il negoziante ha lasciato il negozio, l'ho seguito. L'ho pedinato fuori dalla città, al bivio tra i sentieri dell'isola, e lungo i tortuosi sentieri della foresta fino alla dimora del Maestro di Spada.
Dopo aver ascoltato la conversazione tra il negoziante ed il Maestro di Spada - una donna bella e pericolosa di nome Carla - mi sono fatto avanti e l'ho sfidata. Mi ha subito sconfitto con insulti che non riuscivo a immaginare.
Moralmente abbattuto, sono tornato per i sentieri di Mêlée Island™. Quando ho provato combattere contro altri pirati per imparare le risposte alle offese del Maestro di Spada, mi sono reso conto che nessun uomo sull'isola ne conosceva le repliche. Dopo un paio di combattimenti, sono tornato al Maestro di Spada, terrorizzato da una rivincita. Questa volta l''ho trovata senza l'aiuto del negoziante, con dirigendomi a piedi direttamente verso la luce che proveniva dalle sue finestre nel bosco a nord del bivio.
Quando abbiamo combattuto di nuovo, ho provato disperatamente ogni risposta che pensavo avrebbe potuto funzionare contro i suoi pungenti insulti. Questa volta, ci sono riuscito! Le risposte ad altri insulti andavano bene anche contro i suoi insulti. Il Maestro di Spada ha rinunciato dopo un paio di round, e mi ha dato una T-shirt di qualità per dimostrare che l'avevo sconfitto.
Ho lasciato la foresta, fiero della mia vittoria. Avevo completato la prima prova!

Capitolo Cinque:
HO RUBATO UN IDOLO ED HO CONOSCIUTO LA DONNA DELLA MIA VITA
Mi precipitai allo Scumm bar per riportare i miei progressi ai pirati dall'aspetto importante. Erano impressionati. Ho lasciato il bar con fare da uomo importante, ho fatto una passeggiata per la città, e ho scoperto che la residenza del governatore si trovava oltre la prigione nella zona più periferica della città. Dovevo darmi fa fare per la prova del furto.
Davanti alla casa del governatore c'erano alcune delle bestie più terrificanti che avessi mai visto - letali barboncini piranha affamati e pronti a sbranare chiunque. Felice di aver fatto la loro conoscenza, ho insaporito la carne rancida recuperata allo Scumm bar con un petalo del fiire giallo proibito, raccolto nella foresta ed ho gettato la mia creazione in pasto ai barboncini. Hanno subito banchettato su quella prelibatezza, ma dopo pochi minuti sono andati tutti al tappeto (addormentati, ovviamente), grazie alla droga presente nel petalo.
Il palazzo del Governatore sembrava tranquillo abbastanza al mio arrivo. Ho oltrepassato la prima porta ed ho visto che non era affatto così. Quando finalmente sono andato via dopo varie scazzottate, un buco nel muro, una mandria di roditori, un rinoceronte, e un incontro con lo sceriffo, avevo preso un manuale di stile, una lattina di repellente per topi, e un set di labbra di cera. Ciononostante avevo ancora bisogno di una lima per potermi impossessare dell'idolo.
Ricordando la promessa fatta a Otis, ho preso il repellente per i ratti e mi sono diretto alla prigione, immaginando che così l'avrebbe potuto usare sui topi nella cella. Prr il mio disturbo mi ha regalato una torta di carote - di certo non era un grande premio, ma pensavo che non avesse nient'altro. Dopotutto era stata una notte di lavoro che mi sveva messo una certa fame, così ho provato a mangiare la torta e, dopo qualche boccone mi sono ferito con una lima!
Tornai di corsa al palazzo, lima in mano, e mi tuffai attraverso il buco nel muro. Come in un sogno, mi sono visto a superare gli ultimi ostacoli, e, alla fine sono uscito trionfante ... l'idolo era mio! Purtroppo, la polizia locale, nella veste dello sceriffo Fester Shinetop, mi aveva teso un agguato ed era sul punto di portarmi via quando, improvvisamente, il governatore entrò nella stanza.
Oh splendida bellezza! Oh bellezza lucente! Quando gli occhi del Governatore incrociarono i miei, ho capito che avevo trovato il mio vero amore. Con poche parole taglienti, mandò via Fester.
Quando il governatore si rivolse a me ... soave, ho risposto alla sue domande. Mentre chiacchieravamo, la mia eloquenza e la gentilezza raggiunsero nuove cime. Ho cercato di comporre qualche frase con cui avrei potuto catturare l'oggetto del mio desiderio.
Beh, sono abbastanza sicuro che sia andata in quel modo, io sono piuttosto positivo ...
E dopo lei se ne andò.
Preso da un momento di euforia, sono tornato indietro verso la porta d'ingresso, solo per trovare Fester che mi aspetta, armato con una corda e una missione. Ben presto mi trovai sei piedi sotto l'acqua, legato al idolo, in procinto di annegare ... ciononostante tutto ciò a cui riuscivo a pensare era il governatore Marley.
Dopo qualche minuto di panico, sono tornato in me e ho preso l'idolo. Mi sono fermato solo per recuperare la spada, e poi mi sono arrampicato fuori dall'acqua.
Li c'era di nuovo lei, il governatore del mio cuore! Mi parlò. Io le parlai. Mi sono chinato a baciarla ... e ancora una volta se ne andò via, lasciandomi da solo con le mie prove. Dovevo finire le mie tre prove.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 16 giu 2015, 17:18
da Federico M.
Ottimo lavoro! Appena ho tempo mi leggo pure quella! (Ricordati però di usare i tag spoiler quando posti un testo molto lungo)
Siamo passati dal non avere nessuna soluzione romanzata all'averne addirittura due! Quando ci si mette di impegno..! :023:

Ed infatti ecco qui la prima pagina della versione realizzata dalla rivista K:
THE SECRET OF MONKEY ISLAND
ovvero Dal Diario segreto di Guybrush Threepwood
ovvero Guida pratica alla disinfestazione dei pirati fantasma
ovvero "Come diventare pirati, salvare una bella donna e vivere felici"

SSSST! Non ditelo a nessuno... Maurizio Masini ha ritrovato il diario più segreto dell'anno! Il diario di Guybrush Threepwood, pirata dell'anno 1990 nonchè candidato all'Oscar per la sua interpretazione in THE SECRET OF MONKEY ISLAND della LUCASFILM.
Ma andiamo senza altri preamboli a leggere la prima parte dei suoi appunti.

PARTE 1
Arrivo a Mêlée Island™. Sistemazione in camera doppia con servizi privati e aria condizionata... ehm no, questo non c'entra... dicevo... arrivato sull'isola incontro la vedetta (mi sembra più una "cechetta" che altro...) con la quale scambio due parole. Mi diressi verso il porto, centro abitato principale dell'isola. E fu sulle pareti di una delle casette che vidi LEI per la prima volta... Elaine Marley... che bel nome... il Governatore dell'isola. Proseguii ed entrai nello Scumm Bar dove mi misi a parlare con alcuni pirati locali del più e del meno. Avevano tutti una paura matta dei fantasmi e nessuno di loro si awenturava in mare già da un bel po'... che conigli, dissi tra me e me!
Nella stanza accanto trovai dei pirati che mi sembrarono molto importanti. Infatti furono proprio loro a dirmi cosa avrei dovuto fare per diventare un pirata, che era poi ciò che io volevo. Presi nota di quel che mi dissero e approfittando della distrazione del cuoco feci un salto in cucina. Andai sul piccolo molo dove con un paio di salti su una tavola sconnessa allontanai il gabbiano (chissà se conosceva mio cugino di LOOM!?!) e svelto afferrai il pesce. Presi la carne, la feci bollire e presi anche il pentolino. Fischiettando uscii dalla taverna.
Venni a sapere che Le Chuck mi cercava... chi sarà mai 'sto Le Chuck?
Mi avviai verso la città (1) dove scambiai due parole con il tizio con il pappagallo... cercava un suo cugino... ma mi offrì ugualmente una mappa... con cosa la pagavo? Declinai gentilmente l'offerta e mi rivolsi agli strani tipi con il bellissimo topo lì vicino. Mi feci furbo e loro furono contenti di avermi pagato perché prendessi dei minuti (cioè degli appunti) che a loro non serviva no più.
Entrai dove c'era una volta (nel senso di costruzione, non inizia una favola!!!) quando all'improvviso mi sentii chiamato: per fortuna era lo sceriffo! Mi feci strada per la prigione, all'estrema sinistra (ogni riferimento politico è puramente casuale). Ma come puzzava il fiato di quel tipo! Fortuna volle che nel negozio là accanto vendessero delle mentine... le presi, feci un giretto per vedere cos'altro vendevano e gliele portai in dono. Ascoltandolo mi raccontò alcune cose che mi furono utili. Mi chiese di liberarlo e qualcosa per scacciare i topi. Ebbi anche l'occasione di litigare con lo sceriffo... un tipo poco raccomandabile. Tornai verso la taverna, ma prima passai a salutare Mamy Voodoo, che abita lì vicino. Ah, sapeva tutto! Mi fece dono di un vecchio pollo di gomma con una carrucola tra le gambe (non facciamo battute volgari, ora!) e mi predisse un po' del mio futuro.
Promisi di tornare, e finalmente mi diressi fuori città. Entrai nel bosco, ma avevo paura ad allontanarmi dal sentiero. Andai verso la luce più vicina: (3) era il Circo! Che bello pensai. Mi avvicinai per vedere meglio, e i due Fettuccini Bros (Nun se magnano, no!) mi proposero di lavorare per loro. Indossai l'elmetto protettivo (cioè, la pentola...) e nonostante il dolore provato guadagnai degli utili soldini! Mi ricomposi e tornai in città.
Prima però ne approfittai per fare un giretto nel bosco, la paura era passata. Non si sa mai cosa si può trovare (Io lo so) a sinistra (anche qui ogni riferimento etc, etc.) mi dissi. (2) Colsi i fiori giallini e tornai (1) dal tizio della mappa. Che imbroglione che era! Altro che mappa era un bidone! Fa nulla, sbagliando s'impara .
Entrai nel negozio e comprai sia la vanga che la spada... un po' caro, ma servivano. Mi colpì la cassaforte... mmmmh... l'istinto di pirata si faceva sentire... per il momento ci rinunciai. Mi diressi verso la casa del governatore. Drogai la carne con i fiori e la offrii ai cagnetti voraci. Per fortuna si addormentarono subito e cosi entrai dentro. Un rapido sguardo e individuai la stanza dove era custodito l'idolo. Ma lo sceriffo mi aveva seguito, vile marrano. Iniziai una violenta colluttazione (Ma molto divertente: cosa cavolo c'era in quella stanza!). Tolto Fester di torno mi serviva una lima... dove potevo trovarla? Ma nel posto più ovvio: in una prigione! Ritornai in città e scambiai il repellente per topi con la torta... infatti la lima era proprio lì dentro! Riscesi ad aprire la bacheca e presi l'idolo. Ma, maledizione, lo sceriffo si era liberato. Per fortuna intervenne LEI! La mascella si era serrata, la lingua annodata, la voce non usciva... dissi solo :-"Bbglf!". Poi lei, pensando non la volessi se ne andò... altro che se la volevo! Io avrei fatto chissà che per una cosi ... ma il destino volle che qualcuno mi facesse tornare alla realtà: lo sceriffo era di nuovo qui! Quell'assassino mi gettò in mare... però dalle sue parole capii che poteva essere... lì per lì non ci credetti e pensai più, che altro a tornare a respirare.
Presi l'idolo e salii le scale. LEI riapparve... visione celestiale... non era in combutta con Fester allora (Chi mai lo avrebbe detto!?!) Mi avvicinai per baciarla e quando i nostri corpi nudi si avvinghiarono rotolandosi sull'alcova, la mia mano scivolò... eh!?! ma che c'entra questo! No! Lei non poteva manco baciarmi. Mi disse di continuare nelle prove. Portai subito l'idolo ai pirati della taverna. La prima prova era passata! Ora dovevo allenarmi nel combattimento per battere il Maestro della spada. Seppi che all'estremo Est dell'isola viveva un famoso Maestro d'armi. Mentre andavo a cercarlo un troll (4) mi bloccò la strada chiedendomi "...qualcosa che si noti ma che non serva a nulla.".
Pensai subito a Pippo Baudo o la Carrà... ma le prove erano solo tre e prima di proporgli anche Magailli pensai bene che forse il pesce era quello che cercava. Passai e arrivai fino dal Maestro (6). Mi toccò insistere per avere la prima lezione e dopo parecchie ore di duello con un'assurda macchina mi rispedì in strada a imparare le offese più comuni tra i pirati: ne ferisce più la lingua che la spada!
Impiegai quei 10-12 combattimenti lungo la via per imparare le offese e le relative risposte. Anche i pirati si accorsero che ero pronto per la grande sfida con il (anzi, LA) Maestro della spada!
Mi ricordai che il vecchio del negozio era l'unico che sapeva dove trovarla: cosi lo seguii e scoprii dove (7) abitava Carla, la mia avversaria. Mi ricordo che non fu facile: dovetti adattare le risposte delle offese a ciò che mi diceva lei. Ma alla fine la spuntai e mi presi il giusto trofeo: una T-Shirt originale 100% cotone! Tornai immediatamente in città, sinceramente dispiaciuto di avere trattato cosi male una signora. Mostrai la T-Shirt ai pirati e fui così pronto per la terza e ultima prova: la ricerca del Tesoro! Non fu difficile: mi addentrai nel bosco e girando qua e là trovai la radura con le indicazioni... anche troppe! (8) Scavai freneticamente e raccolsi il giusto premio: un altra T-Shirt!
Un po' deluso feci rotta nuovamente per lo Scumm Bar, ma all'entrata del paese la vedetta mi informò che Le Chuck aveva rapito Elaine. Unica traccia un biglietto. Dalla taverna erano scappati tutti. Il cuoco mi consigliò di andare a cercarla su Monkey Island™ ma di farmi aiutare da qualcuno. Mi disse inoltre di Stan, il rivenditore di barche. Il problema era radunare la ciurma... raccolsi i boccali sui tavoli e li riempii con il Grog che era in cucina. Travasando ogni tanto il liquido caustico da una caraffa all'altra, corsi alla prigione, dove versai il liquido sulla serratura della cella. Sinceramente fui deluso dalla sua reazione. Fa niente, mi dissi partendo verso la casa di Carla, il Maestro (8) della spada, almeno lei fu felice di aiutarmi. Intanto i miei sospetti sullo sceriffo Fester si erano rivelati fondati: era lui, Le Chuck! Pensava fossi modo, invece ero già diretto verso la parte Ovest dell'isola (9), alla ricerca di Meathook, altro probabile membro della mia ciurma.
Usai il pollo di gomma come carrellino e al primo impatto con il vecchio lupo di mare rimasi un po' sconcertato. Non credendo nelle mie possibilità mi costrinse a maneggiare una bestiolina (Non Jovanotti, no...) che lui temeva e solo allora, notando il mio impavido coraggio, si decise ad aiutarmi.
Bene, confidando sul ritorno del carcerato non mi restava che cercare la barca. Con Stan, (5) un vero logorroico (forse imparentato con Wanna Marchi), non fu facile. Nonostante avessi scelto la nave in fondo al molo, la più economica, mi chiese una garanzia di credito e mi fece tornare in città (1) dal negoziante. Al vecchio dovetti raccontare una balla per poterlo scrutare mentre apriva la cassaforte. In quel modo, però, dopo averlo allontanato con una scusa, fui in grado di trafugare la preziosa nota di credito. Tornato da Stan (5), dovetti contrattare non poco, ma per 5000 pezzi da Otto la barca fu mia. Mi regalò anche un sestante molto utile.
Lo rincontrai sul molo, insieme al resto della ciurma e come extra mi regalò dei coloratissimi depliant. Finalmente ero in rotta per Monkey Island™... o almeno credevo......
NOTA: i numeri che ho inserito tra parentesi nell'originale erano in grassetto. Chi curerà la versione pdf abbia la cura di rimetterli in grassetto.



Nella seconda pagina della soluzione veniva mostrata la mappa di Melee con le varie aree raggiungibili numerate. Questi numeri poi sono riportati all'interno del testo della soluzione, quindi bisognerà riprodurre quell'immagine. L'unico testo da trascrivere nella seconda pagina è un elenco dei nomi delle persone che hanno collaborato alla stesura. Questo elenco lo riporteremo alla fine o all'inizio.

Seconda pagina della versione realizzata dalla rivista K:
[immagine della mappa di Melee]

Hanno contribuito alla stesura della soluzione: Oscar Lazzarino, Nicola Mancini, Alessandro Brogiatto, Daniele Gobetti, Enrico Moschini, Luigi e Antonio di Pescara, Marco Vianello, Sebastiano Fassanelli, Marco e Luca Traverso, Gabriele Carcassi, Alessandro Rossi, Enrico Marcolongo, Paolo Maffiolini, Alessandro Frigo, Stefano e Massimo Torretta.

La seconda parte della soluzione sarà pubblicata sul prossimo numero di K. Vi ricordiamo che la C.T.O. ha messo in vendita un libretto con la soluzione completa del gioco. Il prezzo indicativo è di 15.000 lire, mentre è in vendita anche un divertente mousepad personalizzato a L27000.
Le ultime due frasi le taglieremo.



Anche nella pagina c'è una mappa numerata che dovremo riprodurre, in questo caso è quella di Monkey island.

Terza pagina della versione realizzata dalla rivista K:
THE SECRET OF MONKEY ISLAND

George "LeCiuck" Baratto ha finito da tempo la sua avventura e ringrazia tutti i lettori che hanno inviato una soluzione in redazione. Dopo essere arrivati sull'isola, arriva il momento di raggiungere l'amore della vostra vita: il governatore...

Un momento però. Prima di arrivare sull'isola c'è ancora qualcosa da fare e soprattutto inizia la...

PARTE 2
L'inizio del viaggio non fu per niente facile! Infatti a bordo i vili membri del mio equipaggio si ammutinarono: volevano starsene lì ad abbronzarsi invece di aiutarmi, per mille balene! Usai il cervello e frugai nella cabina. Il Diario di Bordo mi illuminò: avrei dovuto cercare una ricetta, altro che mappa! Salii in coffa e presi la bandiera. Scesi in cucina e aprii una scatola di cereali: il premio che trovai era in realtà la chiave dell'armadio del capitano! Corsi in cabina ad aprirlo e la ricetta era mia... però, che strani ingredienti... in cambusa presi tutto quel che c'era da prendere. In cabina mi presi l'inchiostro e andai al pentolone in cucina. Misi tutti gli ingredienti dentro e... POF! Quando mi svegliai ero a Monkey Island™! Potenza del voodoo!
Come scendere sull'isola ora? A nuoto manco a parlarne, scialuppe non ce n'erano... il cannone mi fece tornare in mente il circo. Ripresi della polvere nera, presi la pentola e bruciai la penna d'oca nel fuoco della cucina e tornai sul ponte. Caricai la bocca del cannone, usai la corda come miccia, indossai il casco e... BOOOM! Ero arrivato... bruciacchiato ma vivo!

PARTE 3
Chiacchierando con il vecchio mi informai dei suoi bisogni e degli abitanti dell'isola. Raccolsi la banana ed entrai nel folto della giungla (6). Arrivato al River Fork continuai a salire. Orientai lo strano marchingegno verso lo schermo (1) (Niente paura, ragazzi!) e poi salito nuovamente in cima, spinsi giù il sasso... colpii l'albero, un tiro da vero maestro, e senza essere stato in artiglieria!
Sulla spiaggia presi anche le altre banane cadute e mi diressi a Ovest, verso il forte Apache... ehm no, solo il forte senza Apache (8). Presi la corda e muovendo il cannone potei raccogliere della vecchia polvere pirica. Tornai al River Fork (Phew! Tutto d'un fiato!), raccolsi la pietra, rivelatasi un'ottima selce e piazzata la carica esplosiva nella diga feci brillare il tutto (3). Al laghetto formatosi più a valle mi impadronii dell'altra corda (5) e corsi (Seee... tanto sono Bordin!) fino al burrone (7). Mi calai giù e prendendo i remi mi assicurai l'uso della barchetta vista sulla spiaggia.

[mappa di Monkey island]

Ed infine ecco anche la

Quarta pagina della versione realizzata dalla rivista K:
Remai verso Nord fino al villaggio dove presi altre banane (Ecco perché non vado mai di corpo...). Purtroppo i cannibali mi presero (2), ma fuggire fu facile, una volta trovata l'asse sconnessa sotto il teschio... peccato non poter portare con se il Raccogli banane che c'era nella cella... dovevo trovare qualcosa da offrire ai cannibali in cambio.
Ripensai alla scimmia e decisi di farmi aiutare. Le detti le quattro banane e mi feci seguire sino alla radura ad Est, dove aggrappatomi al naso del totem in alto (4), feci in modo che mi imitasse (In realtà la scimmia era Gigi Sabani travestito...). Presi il piccolo idolo che trovai sul terreno e lo donai agli indigeni. Oltre che attenti alla salute erano anche grulli. Preso il raccogli banane nella capanna lo detti subito a Herman che lo scambiò con la chiave del Tempio. Io non la resi certo agli indigeni, ma andai a fare un giretto dentro il testone, dopo avergli pulito accuratamente l'orecchio...
Un vero labirinto... forse i cannibali potevano aiutarmi se gli avessi chiesto notizie sui fantasmi. Parlando parlando, scambiai un coloratissimo foglio con la "bussola umana" di cui parlavano e mi promisero anche di aiutarmi se avessi portato una certa radice...
Seguendo il "naso" dello strano tipo arrivai fino alla nave fantasma. Le Chuck trema, sto arrivando!
Certo che così conciato non potevo entrare... mi scocciò chiedere così insistentemente la strana collana alla "bussola", ma ne fui costretto. Salii a bordo senza essere visto da nessuno... scesi sottocoperta e nella stiva individuai subito dove tenevano nascosta la preziosa radice. Impossibile aprire il baule per ora. Mi solleticò l'idea di disturbare il fantasma addormentato e presa la piuma in terra tornai indietro per (appunto) solleticargli i piedi. Non mi lasciai sfuggire il Grog che cadde in terra. Salii di sopra ed entrato cautamente nella stanza di Le Chuck "attirai" la chiave aiutato dal sestante calamitato di Stan.
Corsi subito ad aprire la grata nella stiva ed entrato mi toccò uccidere un ratto malefico. Fu facile, versai nel piatto il Grog preso al fantasma addormentato. Mi impiastrai le mani con il grasso con il quale unsi la porta cigolante in coperta. Entrai facilmente e presi gli attrezzi dal muro.
Una volta nella stiva finalmente mi potei impadronire della radice. In un attimo arrivai dai cannibali che, pur increduli mi prepararono l'essenza anti-fantasma.
Purtroppo tornato alla nave ebbi la brutta sorpresa di non trovarla più... solo il fantasma ballerino era rimasto.... Scoprii che Le Chuck era partito per Mêlée Island™ per sposarsi con Elaine!
Corpo di mille squali canterini, dovevo agire subito... grazie alla nave di quello squinternato di Herman, la mia l'avevo fatta affondare per sbaglio, salpai velocemente per l'isola.

ULTIMA PARTE
"Diluite" facilmente un paio di sentinelle, feci rotta per la chiesa. Appena in tempo! Urlai di fermare tutto! Quando ero ormai alla resa dei conti... TA-DAH! Ecco scendere LEI! Com'è possibile, pensai. Mi spiegò tutto, anche se per un attimo pensai che la sposa fosse la solita Sandra Milo...
Un mio banale errore stava per compromettere tutto... ma nella fretta della lotta che seguì, e che coinvolse anche Stan, Le Chuck non si accorse della mia mossa: mi impadronii della bottiglia di estratto anti-fantasma con la quale lo lavai per bene... era finito tutto.
Giunse LEI, più bella che mai... ora che ci penso non la baciai nemmeno... al momento, però dopo la portai in un posticino tranquillo e...
Beh, il diario, ehm... pubblicabile finisce qui. Tutto bene ciò che finisce bene, dice il saggio... e l'ultimo chiuda la porta (credo che questa frase passerà alta storia!).

Guybrush Trheepwood
alias Maurizio Masini Lucca
Ora bisogna realizzare quelle due mappe con i numeri.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 16 giu 2015, 23:15
da turok
fatto!!! Ora le invio a Blackmonkey

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 6:33
da Blackmonkey
Ho messo la trascrizione della soluzione di MI1 insieme alle altre.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 10:47
da turok
Ma come faccio per vederle?

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 12:58
da Blackmonkey
Basta che segui il link che ho messo un paio di pagine fa e scarichi il file che ti interessa. Per il pdf dovrebbe anche esserci l'anteprima online.
Federico M. ha scritto:Vi ricordiamo che la C.T.O. ha messo in vendita un libretto con la soluzione completa del gioco. Il prezzo indicativo è di 15.000 lire
E se questo fantomatico " libretto " fosse proprio la soluzione che sta traducendo turok?

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 14:46
da Federico M.
Blackmonkey ha scritto:
Federico M. ha scritto:Vi ricordiamo che la C.T.O. ha messo in vendita un libretto con la soluzione completa del gioco. Il prezzo indicativo è di 15.000 lire
E se questo fantomatico " libretto " fosse proprio la soluzione che sta traducendo turok?
Non so. Di sicuro è un oggetto che vorrei avere! :P

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 16:13
da turok
Ma avete inserito anche I nostri nomi nei file delle soluzioni?

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 21:00
da Federico M.
Quel libretto della CTO potrebbe essere semplicemente il "Libro degli indizi" che ad un certo punto veniva inserito gratuitamente nelle versioni CD in formato digitale, mentre all'epoca dell'uscita dei giochi era in vendita a parte. Se è quello (molto probabile), non si tratta di una soluzione romanzata, ma appunto di una serie di indizi via via sempre più precisi per risolvere i vari enigmi. Grazie all'utente Capelino per avermelo suggerito.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 22:02
da Blackmonkey
Già, potrebbe essere quello (ne ho trovata una descrizione qui, verso il fondo alla pagina).

Ho modificato leggermente le due trascrizioni, fondendo, per MI2, quella che avevo assemblato io e quella passatami da turok. Ho mantenuto lo stesso "stile" anche per MI1. Le trovate al solito link, sono Trascrizione soluzione MI1 e Trascrizione soluzione MI2.
Ho lasciato una prima pagina con i ringraziamenti, nel caso si può spostare/ridurre/ecc.

Se pensate ci sia qualcosa da cambiare, fatemi sapere (oppure scaricatele e fate voi, se preferite :002: )

L'unico punto che secondo me sarebbe da sistemare, ma sarà difficile, è inserire nella trascrizione di MI2 le stesse immagini della rivista. Non è che con un po' di fotoritocco si riesce a migliorare la qualità di quelle scansioni?

turok ha scritto:prima parte fatta

[...]
Ok, mi ero perso un'intera pagina di discussione :003:

Ho letto la traduzione della prima parte e mi sono segnato alcuni suggerimenti. Domani te li posto.
I due principali sono usare sempre lo stesso tempo nella narrazione (in questo caso direi il passato remoto) e mantenere una traduzione più letterale per i titoletti dei capitoli.
Es. Chapter One: IN WHICH I ARRIVE ON MELEE ISLAND IN SEARCH OF MY FORTUNE
tradurrei
Capitolo 1: IN CUI ARRIVO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA MIA FORTUNA
invece di
Capitolo 1: SONO ARRIVATO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA FORTUNA

È forse una forma più arcaica, ma è corretta e secondo me rispecchia meglio il testo originale. Dopotutto siamo nei caraibi del 16-17mo secolo :002:

Dite che dovremmo spostarci nella sezione Officina o Traduzioni?

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 22:24
da Federico M.
Blackmonkey ha scritto:L'unico punto che secondo me sarebbe da sistemare, ma sarà difficile, è inserire nella trascrizione di MI2 le stesse immagini della rivista. Non è che con un po' di fotoritocco si riesce a migliorare la qualità di quelle scansioni?
Non c'è bisogno di migliorare le scansioni (sarebbe impossibile ottenere qualcosa di buono), basta avere un po' di pazienza e catturare gli screenshot dal gioco originale, avendo cura di catturarli nello stesso esatto momento di gioco di quelli catturati dalla redazione di K. Se mi date un po' di tempo me ne occuperò io.
Blackmonkey ha scritto:Dite che dovremmo spostarci nella sezione Officina o Traduzioni?
Boh, visto che abbiamo fatto sia trascrizioni che traduzioni forse sarebbe meglio un più generico Officina. A meno che si voglia separare questo in più topic. Fai tu.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 17 giu 2015, 22:57
da turok
Si continua........

Capitolo Sei:
QUELLA VOLTA IN CUI HO SCAVATO PER TROVARE UN'ALTRA T-SHIRT

Tutto ciò che rimaneva era la prova della caccia al tesoro, così ho tirato fuori la mappa che avevo acquistato dal cittadino all'angolo di Mêlée. Lezioni di ballo? Me l'aveva fatta! A questo punto ho fatto molta attenzione. La prima parola di ogni riga sembrava significativa. Potevano essere indicazioni di percorsi attraverso la foresta.
Mi sono diretto all'ingresso della foresta al bivio tra i sentieri dell'isola, e ho seguito le indicazioni della mappa: indietro, sinistra, destra, sinistra, destra, indietro, di nuovo a destra, a sinistra. Ho capito, dopo breve tempo, che "indietro" non voleva dire che avrei dovuto fare marcia indietro, né che "a sinistra" significasse che dovevo girare a sinistra. Mi sono immaginato, invece come una figura in un quadro e, quando le istruzioni dicevano "sinistra" o "destra", mi sono diretto fuori dal lato sinistro o destro del quadro. "Indietro" significava invece prendere le vie centrali verso la parte superiore del quadro.
Con questo strano schema di riferimento in mente, ho seguito le istruzioni e sono arrivato ad una piccola radura, proprio attraverso alcuni alberi. Avevo trovato il tesoro! La "X" era segnata chiaramente, così come lo erano la targa storica di bronzo e le istruzioni per scavare e trovare il bottino. Non vedevo l'ora di sentire l'oro attraverso le mie dita. Ho tirato fuori la mia pala e ha iniziato energicamente a scavare. Ore dopo, mentre la mia mente annaspava per il desiderio e la mancanza di sonno, ho scoperto finalmente il tesoro, che era ... un altra sciocca T-shirt! Cosa c'è di sbagliato in queste persone?
A questo punto tornai in città - le mie tre prove erano completate - felice per i successi raggiunti ... ansioso di cercare
la mia amata.


Dove sono I tag spoiler?

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 18 giu 2015, 15:19
da Federico M.
turok ha scritto:Dove sono I tag spoiler?
Clicca su BBCodes Extra, subito sotto i pulsanti per il grassetto e il corsivo. Lì scorri e troverai tutti i tag aggiuntivi, tra cui vari "spoiler" (va bene il primo).

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 18 giu 2015, 19:45
da turok
Ho sistemato un po la traduzione come suggeritomi

Le memorie di Guybrush Threepwood: Gli anni di Monkey Island

A beneficio di quelli di voi che hanno sempre sognato di diventare un pirata, di padroneggiare di spada e di mare, di rubare ricchezze inimmaginabili, di tracannare grog fino a quando i circuiti nella testa e nel vostro stomaco si contorcano, e di cercare quel misterioso e potente elisir, conosciuto come il vero amore, io, Guybrush Threepwood, scrivo queste righe, speranzoso di scoraggiarvi a provare. Imparate dall'esempio, se preferite ...

Capitolo Primo:
QUELLA VOLTA IN CUI SONO ARRIVATO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA FORTUNA

Sono arrivato su Mêlée Island™ stanco dal mio viaggio per il mare aperto e smarrito dal Vecchio Mondo, ma desideroso di diventare un vero e proprio bucaniere. Un vecchio scorbutico nel ruolo di guardia mi indirizzò ad un bar, lo Scumm Bar, il ritrovo dei pirati locali.
Ho camminato lungo la scogliera e lungo il molo fino a quando sono arrivato allo Scumm Bar, uno posto chiassoso pieno di degenerati, corrotti, maleodoranti, pirati. Due dei pirati nella stanza di fronte, un uomo amichevole di nome Mancomb Seepgood e un compagno intimidatorio con un occhio cisposo (sporco di "cispa", ovvero di un residuo solido del secreto lacrimale che si forma sulle palpebre o alla commessura fra palpebra superiore e inferiore come conseguenza dell'ipersecrezione mucosa delle ghiandole lacrimali), mi hanno dato alcune informazioni circa i poteri soprannaturali locali, tra cui il temibile - e morto! - pirata fantasma LeChuck. Mi è stato detto di dirigermi nel retrobottega, dove i pirati dall'aspetto importante, gli stessi di cui la guardia aveva accennato, stavano al loro tavolo.
Mi sono fatto coraggio e mi sono avvicinato. "Voglio essere un pirata," esclamai. Sembravano impressionati, ma mi hanno parlato delle tre prove che avrei dovuto intraprendere prima che potessi essere riconosciuto come un vero tracanna-grog, puzzolente pirata. Gli ho chiesto ulteriori informazioni su ciascuna delle tre prove, e poi li ho lasciati al loro grog.
Era giunto il momento di prendere un pò di grog da solo. Ho aspettato finché il cuoco ondeggiando nel suo modo di camminare fosse passato per dirigersi alla camera anteriore. A questo punto mi sono infilato di soppiatto dalla porta della cucina. Non sono riuscito a trovare una tazza per il grog, ma, essendo un pirata in periodo di formazione, ho rubato una pentola e un vecchio pezzo di carne - un bottino non molto interessante, ma pur sempre un bottino. Dopo sono anche andato fuori sul molo dove c'era un pesce. Un gabbiano di mare non mi faceva avvicinare fino a quando non ho trovato una tavola non correttamente fissata, in un angolo del molo. Sono riuscito così ad allontanare la fastidiosa bestia abbastanza a lungo per agguantare il pesce.
Soddisfatto di aver abilmente rubato tutto quello che potevo, ho lasciato il bar, in cerca di azione ...

Capitolo due:
QUELLA VOLTA IN CUI HO ESPLORATO LA CITTÀ ED HO SCOPERTO UNO STRANO POLLO

Sono andato per la mia strada, ho attraversato un arco arrivando proprio dentro la città, dove mi sono avvicinato ad un cittadino dall'aspetto sospetto ad un angolo. Mi ha parlato di suo cugino Sven, così gli ho raccontato del mio barbiere, Dominique. Ho pensato che la conversazione fosse destinata a diventare ancora più noiosa. Poi, di punto in bianco, si è offerto di vendermi la mappa di cui avevo più bisogno per completare la prova della caccia al tesoro. Volevo la mappa, ma non potevo a pagare.
Dall'altra parte della strada c'erano alcuni Uomini di Bassa Morale (pirati), il tipo di persona verso cui mia madre mi aveva messo in guardia. Quando ho chiesto loro circa l'uomo che ha cercato di vendermi la mappa, hanno cercato di vendermi una copia del verbale dell'ultima assemblea cittadina di Mêlée Island™. Li ho convinti a pagarmi due pezzi da otto per alleggerirli di una copia. Altro bottino!
Entrando in una porta sul lato destro della strada, ho scoperto il salone voodoo locale. Evitavo sempre la roba voodoo, ma ho potuto agguantare un pollo insolito. Un pollo di gomma, con una carrucola in mezzo. Non avevo mai visto
niente di simile in vita mia. Così, naturalmente, l'ho rubato.
Nel retro del salotto ho incontrato una misteriosa maga. Mi ha parlato del mio futuro. O di qualcosa riguardo ad esso.
Ho lasciato il salotto voodoo e ho proseguito attraverso un arco sotto l'orologio della città. Subito dopo l'arco c'era l'ingresso di un negozio di alimentari. Il negozio veniva gestito da un uomo vecchio e scorbutico che mi sorvegliava così fermamente che non ho potuto trafugare né la spada né la pala che avevo trovato. Purtroppo, i miei due pezzi di otto non erano abbastanza per una transazione legittima. Avevo bisogno di oro, e ne avevo bisogno enormemente.
Sono andato due porte più in giù rispetto ad una prigione e ho cercato di parlare con il prigioniero, ma tutto quello che ho ricevuto da lui è stato un'alitata dello stesso puzzo di un topo sul viso. Sono fuggito al negozio, ho suonato il campanello per il servizio, e ho chiesto delle mentine per l'alito, che il vecchio uomo felicemente mi ha venduto. Sono tornato alla prigione e donato una mentina al prigioniero, che, quando l'ho chiesto, mi ha detto che il suo nome era Otis. Gli ho domandato perché fosse stato arrestato e se potevo fare qualcosa, e lui mi ha parlato di un fiore giallo che cresce nella foresta e mi ha chiesto un pò di repellente per ratti. Gli ho detto che non avevo nulla per i topi, ma gliene avrei portato un pò se lo avessi trovato.
Pensando che la città mi avesse offerto tutto ciò che aveva, per il momento, feci dietrofront percorrendo la strada da cui ero venuto, al di là del posto della vedetta, per i sentieri dell'isola.

Capitolo Tre:
QUELLA VOLTA IN CUI HO CONOSCIUTO I FRATELLI FETTUCCINE, SONO STATO SPARATO DA UN CANNONE E SONO ANDATO A FARE SHOPPING

Ho girovagato per i sentieri dell'isola fino a giungere ad una radura al suo centro, dove ho trovato un tendone da circo. All'interno della tenda ho incontrato Alfredo e Bill Fettucini, due buffoni litigiosi vestiti con tutine attillate color neon. Mi hanno offerto un lavoro come collaudatore per un nuovo numero acrobatico da loro concepito. Volevano spararmi da un cannone. Quando mi hanno offerto 478 pezzi di otto per il mio disturbo ho colto al volo l'occasione. Qualsiasi cosa per l'oro spagnolo! Ho indossato la pentola presa dalla cucina come una sorta di casco e mi sono arrampicato nella canna di un vecchio cannore da nave.
Dopo alcuni confusi minuti barcollavo nuovamente sui sentieri dell'isola, con la testa che vibrava ma le tasche che tintinnavano. Mi sono fermato abbastanza a lungo ad un bivio per esplorarlo un pò e trovare il fiore giallo di cui Otis aveva parlato. Ho preso un petalo e sono tornato in città.
Una volta lì, ho speso le mie ricchezze nell'acquisto di tutto ciò che era disponibile. Ho comprato la carta dal cittadino all'angolo, la spada e la pala dal negoziante.
Desideroso di usare la mia nuova spada, ho chiesto al negoziante dove si potesse trovare il Maestro di Spada. Lui non ha voluto dirmelo, ma è andato via da solo a casa del Maestro di Spada per ottenere l'approvazione alla mia visita. Stanco di aspettare il suo ritorno, ho lasciato il negozio in cerca di avversari per potermi allenare. Potevo chiedere al negoziante di farmi vedere dove vivesse il Maestro di Spada quando ero più preparato per sfidarlo.

Capitolo quattro:
QUELLA VOLTA IN CUI MI SONO ALLENATO ED HO PORTATO A TERMINE LA PRIMA PROVA, L'USO DELLA SPADA

Pronto a intraprendere la mia prima prova, ho lasciato la città alla ricerca di un degno avversario per allenarmi nella scherma. Gli scontrosi individui che si aggiravano per i sentieri dell'isola non erano propensi ad aiutarmi, così mi sono diretto verso una casa all'estremo margine orientale dell'isola. Prima che potessi raggiungere la casa, sono stato fermato da un fastidioso troll che custodiva un ponte lungo il sentiero. Gli ho consegnato il mio pesce e lui mi ha lasciato passare.
Giunto nella casa ho trovato la palestra del Capitano Smirk, un uomo con un collo come un tronco d'albero. In un primo momento, non voleva accettarmi come spadaccino studente, ma sono riuscito a convincerlo con il mio spirito caparbio ... e il mio oro.
Per le successive dodici ore, ho combattuto contro un aggeggio complicato fatto di molle, manichini, ruote e strani marchingegni fino a quando ho perfezionato la mia forma e lo stile. Dopo che l'estenuante allenamento fisico era terminato, Smirk mi rivelò il vero segreto del combattimento esperto con la spada: l'arte dell'insulto. Il capitano mi fece conoscere gli insulti di base, dopodiché mi ha avviato nel mondo reale tra spade che si scontrano e parole taglienti.
Sapevo già che non avrei mai potuto sconfiggere il Maestro di Spada senza aver fatto un pò di pratica con i dilettanti che come me che vagavano sull'isola. Mi sono diretto verso un incrocio affollato tra i sentieri dell'isola ed ho aspettato degli avversari sui quali poter affilare la mia lama.
Venivano da me come falene ad una lanterna, ed ho combattuto contro di loro con tutte le mie abilità, imparando nuovi insulti e repliche di ogni pirata che avvicinavo. Anche se ho perso i primi scontri, ho in breve tempo avuto un ampio repertorio di insulti (e vittorie in riprova), che sarebbero potuti essere d'aito nello sconfiggere quasi ogni pirata che fosse passato per la mia strada. Ho continuato a combattere, guadagnando ingegno e abilità, finché alla fine di un duello con un pirata sconfitto, lui ha dichiarato che ero così bravo da poter battere il Maestro di Spada.
Così ho deciso di cercarla.
Sono tornato al negozio in città, e ho trovato il negoziante, lamentoso come al solito, dietro il bancone. C'è voluto poco per convincerlo a tornare dal Maestro di Spada. Questa volta, quando il negoziante ha lasciato il negozio, l'ho seguito. L'ho pedinato fuori dalla città, al bivio tra i sentieri dell'isola, e lungo i tortuosi sentieri della foresta fino alla dimora del Maestro di Spada.
Dopo aver ascoltato la conversazione tra il negoziante ed il Maestro di Spada - una donna bella e pericolosa di nome Carla - mi sono fatto avanti e l'ho sfidata. Mi ha subito sconfitto con insulti che non riuscivo a immaginare.
Moralmente abbattuto, sono tornato per i sentieri di Mêlée Island™. Quando ho provato combattere contro altri pirati per imparare le risposte alle offese del Maestro di Spada, mi sono reso conto che nessun uomo sull'isola ne conosceva le repliche. Dopo un paio di combattimenti, sono tornato al Maestro di Spada, terrorizzato da una rivincita. Questa volta l''ho trovata senza l'aiuto del negoziante, con dirigendomi a piedi direttamente verso la luce che proveniva dalle sue finestre nel bosco a nord del bivio.
Quando abbiamo combattuto di nuovo, ho provato disperatamente ogni risposta che pensavo avrebbe potuto funzionare contro i suoi pungenti insulti. Questa volta, ci sono riuscito! Le risposte ad altri insulti andavano bene anche contro i suoi insulti. Il Maestro di Spada ha rinunciato dopo un paio di round, e mi ha dato una T-shirt di qualità per dimostrare che l'avevo sconfitto.
Ho lasciato la foresta, fiero della mia vittoria. Avevo completato la prima prova!

Capitolo Cinque:
QUELLA VOLTA IN CUI HO RUBATO UN IDOLO ED HO CONOSCIUTO LA DONNA DELLA MIA VITA
Mi precipitai allo Scumm bar per riportare i miei progressi ai pirati dall'aspetto importante. Erano impressionati. Ho lasciato il bar con fare da uomo importante, ho fatto una passeggiata per la città, e ho scoperto che la residenza del governatore si trovava oltre la prigione nella zona più periferica della città. Dovevo darmi fa fare per la prova del furto.
Davanti alla casa del governatore c'erano alcune delle bestie più terrificanti che avessi mai visto - letali barboncini piranha affamati e pronti a sbranare chiunque. Felice di aver fatto la loro conoscenza, ho insaporito la carne rancida recuperata allo Scumm bar con un petalo del fiire giallo proibito, raccolto nella foresta ed ho gettato la mia creazione in pasto ai barboncini. Hanno subito banchettato su quella prelibatezza, ma dopo pochi minuti sono andati tutti al tappeto (addormentati, ovviamente), grazie alla droga presente nel petalo.
Il palazzo del Governatore sembrava tranquillo abbastanza al mio arrivo. Ho oltrepassato la prima porta ed ho visto che non era affatto così. Quando finalmente sono andato via dopo varie scazzottate, un buco nel muro, una mandria di roditori, un rinoceronte, e un incontro con lo sceriffo, avevo preso un manuale di stile, una lattina di repellente per topi, e un set di labbra di cera. Ciononostante avevo ancora bisogno di una lima per potermi impossessare dell'idolo.
Ricordando la promessa fatta a Otis, ho preso il repellente per i ratti e mi sono diretto alla prigione, immaginando che così l'avrebbe potuto usare sui topi nella cella. Prr il mio disturbo mi ha regalato una torta di carote - di certo non era un grande premio, ma pensavo che non avesse nient'altro. Dopotutto era stata una notte di lavoro che mi sveva messo una certa fame, così ho provato a mangiare la torta e, dopo qualche boccone mi sono ferito con una lima!
Tornai di corsa al palazzo, lima in mano, e mi tuffai attraverso il buco nel muro. Come in un sogno, mi sono visto a superare gli ultimi ostacoli, e, alla fine sono uscito trionfante ... l'idolo era mio! Purtroppo, la polizia locale, nella veste dello sceriffo Fester Shinetop, mi aveva teso un agguato ed era sul punto di portarmi via quando, improvvisamente, il governatore entrò nella stanza.
Oh splendida bellezza! Oh bellezza lucente! Quando gli occhi del Governatore incrociarono i miei, ho capito che avevo trovato il mio vero amore. Con poche parole taglienti, mandò via Fester.
Quando il governatore si rivolse a me ... soave, ho risposto alla sue domande. Mentre chiacchieravamo, la mia eloquenza e la gentilezza raggiunsero nuove cime. Ho cercato di comporre quavrei potuto catturare l'oggetto del mio desiderio.
Beh, sono abbastanza sicuro che sia andata in quel modo, io sono piuttosto positivo ...
E dopo lei se ne andò.
Preso da un momento di euforia, sono tornato indietro verso la porta d'ingresso, solo per trovare Fester che mi aspetta, armato con una corda e una missione. Ben presto mi trovai sei piedi sotto l'acqua, legato al idolo, in procinto di annegare ... ciononostante tutto ciò a cui riuscivo a pensare era il governatore Marley.
Dopo qualche minuto di panico, sono tornato in me e ho preso l'idolo. Mi sono fermato solo per recuperare la spada, e poi mi sono arrampicato fuori dall'acqua.
Li c'era di nuovo lei, il governatore del mio cuore! Mi parlò. Io le parlai. Mi sono chinato a baciarla ... e ancora una volta se ne andò via, lasciandomi da solo con le mie prove. Dovevo finire le mie tre prove.

Capitolo Sei:
QUELLA VOLTA IN CUI HO SCAVATO PER TROVARE UN'ALTRA T-SHIRT

Tutto ciò che rimaneva era la prova della caccia al tesoro, così ho tirato fuori la mappa che avevo acquistato dal cittadino all'angolo di Mêlée. Lezioni di ballo? Me l'aveva fatta! A questo punto ho fatto molta attenzione. La prima parola di ogni riga sembrava significativa. Potevano essere indicazioni di percorsi attraverso la foresta.
Mi sono diretto all'ingresso della foresta al bivio tra i sentieri dell'isola, e ho seguito le indicazioni della mappa: indietro, sinistra, destra, sinistra, destra, indietro, di nuovo a destra, a sinistra. Ho capito, dopo breve tempo, che "indietro" non voleva dire che avrei dovuto fare marcia indietro, né che "a sinistra" significasse che dovevo girare a sinistra. Mi sono immaginato, invece come una figura in un quadro e, quando le istruzioni dicevano "sinistra" o "destra", mi sono diretto fuori dal lato sinistro o destro del quadro. "Indietro" significava invece prendere le vie centrali verso la parte superiore del quadro.
Con questo strano schema di riferimento in mente, ho seguito le istruzioni e sono arrivato ad una piccola radura, proprio attraverso alcuni alberi. Avevo trovato il tesoro! La "X" era segnata chiaramente, così come lo erano la targa storica di bronzo e le istruzioni per scavare e trovare il bottino. Non vedevo l'ora di sentire l'oro attraverso le mie dita. Ho tirato fuori la mia pala e ha iniziato energicamente a scavare. Ore dopo, mentre la mia mente annaspava per il desiderio e la mancanza di sonno, ho scoperto finalmente il tesoro, che era ... un altra sciocca T-shirt! Cosa c'è di sbagliato in queste persone?
A questo punto tornai in città - le mie tre prove erano completate - felice per i successi raggiunti ... ansioso di cercare
la mia amata.

Capitolo Sette:
QUELLA VOLTA IN CUI IN CUI SCOPRO CHE DISASTRO HA COLPITO LA MIA RAGAZZA DOPO IL PICCOLO SACCHEGGIO

Sono arrivato al molo appena in tempo per veder svanire la nave spettrale all'orizzonte. La sentinella mi ha informato che il mio vero amore, la creatura per me più significativa, il mio principale interesse, la luce della mia vita, il Governatore, era stato rapito. Quella creatura marcescente proveniente dalle profondità della terra, il pirata fantasma LeChuck, l'aveva portata via al suo putrido rifugio.
Proprio così, LeChuck; il tipo morto!
Gli avrei fatto vedere chi fosse il miglior pirata. La mia mente si mise in moto. Avrei dovuto trovare una nave e l'equipaggio, viaggiare verso l'isola proibita di Monkey Island ™, rintracciare LeChuck, e salvare il mio amore.

per i tempi verbali, se ci sono errori, pensateci voi, please

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 21 giu 2015, 10:25
da Blackmonkey
Eccomi, scusate il ritardo.
Ecco le correzioni/suggerimenti (in rosso) per il prologo + i primi due capitoli.

Prologo:
1) di padroneggiare di spada e di mare
di padroneggiare la spada e il mare
padroneggiare “qualcosa”, non “di qualcosa”

2) fino a quando i circuiti nella testa e nel vostro stomaco si contorcano
fino a quando non vi venga il capogiro e vi si contorca lo stomaco
“reel” è un verbo (your head reels)

3) speranzoso di scoraggiarvi a provare
nella speranza di dissuadervi dal tentare
scoraggiare “dal fare qualcosa”, non “a fare qualcosa”

4) Imparate dall'esempio, se preferite ...
Imparate dall'esempio, se permettete…
“if you please” è un’espressione che significa “se permette”

suggerimenti minori

5) e di cercare quel misterioso e potente elisir, conosciuto come il vero amore
e di andare alla ricerca quel misterioso e potente elisir, il vero amore
“cercare” mi sembra un poco debole come traduzione di “quest”, “to quest” vuol dire compiere una cerca (come i cavalieri della tavola rotonda con il graal)
Capitolo 1
1) QUELLA VOLTA IN CUI SONO ARRIVATO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA FORTUNA
IN CUI ARRIVO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA MIA FORTUNA
Quell’ “in which” è riferito a “chapter” (capitolo 1: [il capitolo] in cui sono arrivato ecc. ecc.). Inoltre, il tempo dei verbi è il presente.

2) smarrito dal Vecchio Mondo
sentendo la mancanza del Vecchio Mondo
“miss” significa mancare, perdere, ma anche sentire la mancanza

3) Un vecchio scorbutico nel ruolo di guardia mi indirizzò ad un bar
Una vecchia vedetta scorbutica mi indirizzò ad una taverna
“Old” è aggettivo, e il vecchio è più una vedetta che una guardia. Inoltre userei “taverna” invece di bar, giusto per evitare la ripetizione con “Scumm Bar”.

4) uno posto chiassoso pieno di degenerati, corrotti, maleodoranti, pirati.
uno posto chiassoso pieno di volgari [o sporchi, o corrotti, dirty ha varie traduzioni], maleodoranti degenerati: i pirati.
“degenerates” è sostantivo (full of dirty, smelly degenerates: pirates)

5) un compagno intimidatorio con un occhio cisposo (sporco di "cispa", ovvero di un residuo solido del secreto lacrimale che si forma sulle palpebre o alla commessura fra palpebra superiore e inferiore come conseguenza dell'ipersecrezione mucosa delle ghiandole lacrimali)
un tizio sinistro con un occhio cisposo
“fellow” significa anche “tizio”. Qui “compagno” non mi sembra molto adatto. Inoltre eliminerei tutta la spiegazione tra parentesi. Se il lettore non sa cosa vuol dire cisposo se lo cercherà sul dizionario.

6) i poteri soprannaturali locali
i poteri locali
“powers” significa “poteri”, ma non necessariamente magici o divini, anche amministrativi (es. il governatore, i capi pirata)

7) Sembravano impressionati
Non sembravano impressionati
Unimpressed

8 ) prendere un pò di grog da solo
prendere un po' di grog per me o prendere un po' di grog per conto mio
“da solo” è “ON my own”, non “of”

9) Ho aspettato finché il cuoco ondeggiando nel suo modo di camminare fosse passato per dirigersi alla camera anteriore.
Ho aspettato finché il cuoco non si fu diretto barcollando fino alla stanza sul davanti.

10) essendo un pirata in periodo di formazione
essendo un apprendista pirata

11) Dopo sono anche andato fuori sul molo dove c'era un pesce.
Ho anche cercato di impadronirmi del pesce appoggiato al pontile sul retro.
“Go after” significa inseguire, buttarsi su, correre dietro a (I even went after the fish lying on the dock out back).

12) Un gabbiano di mare non mi faceva avvicinare fino a quando
Un gabbiano mi ha impedito di avvicinarmi fino a quando
gull e sea gull (e anche seagull e sea-gull) sono tutti termini che indicano il gabbiano. Per la concordanza dei tempi verbali, userei il passato prossimo.

13) una tavola non correttamente fissata, in un angolo del molo
una tavola cedevole in un angolo del molo
“non correttamente fissata” mi sembra più un’espressione da istruzioni di montaggio ^^

correzioni minori

14) Ho camminato lungo la scogliera
Ho camminato giù per la scogliera

15) stanza di fronte
stanza sul davanti/frontale

16) prima che potessi essere riconosciuto come un vero tracanna-grog, puzzolente pirata.
prima di poter essere accettato come un vero puzzolente pirata tracanna-grog [o un vero pirata puzzolente e tracanna-grog].
qualche leggero cambiamento per rendere più scorrevole la frase (soprattutto per quanto riguarda gli aggettivi)
Capitolo 2
1) QUELLA VOLTA IN CUI HO ESPLORATO LA CITTÀ ED HO SCOPERTO UNO STRANO POLLO
IN CUI ESPLORO BREVEMENTE LA CITTÀ E SCOPRO UNO STRANO POLLO

2) Sono andato per la mia strada, ho attraversato un arco arrivando proprio dentro la città, dove mi sono avvicinato ad un cittadino dall'aspetto sospetto ad un angolo.
Sono andato per la mia strada, attraverso un arco e dentro alla città vera e propria, dove mi sono avvicianto ad un cittadino dall'aspetto sospetto ad che ciondolava angolo.
Lo Scumm Bar si trova fuori dalle mura, anche se fa comunque parte della città di Melee.
“to loiter” = attardarsi, ciondolare, bighellonare

3) Ho pensato che la conversazione fosse destinata a diventare ancora più noiosa.
Ho pensato che la conversazione fosse destinata a concludersi.
doomed = condannato, destinato all’insuccesso

4) si è offerto di vendermi la mappa di cui avevo più bisogno
si è offerto di vendermi proprio la mappa di cui avevo bisogno
“very” qui è aggettivo, significa preciso, esatto

5) Volevo la mappa, ma non potevo a pagare.
Volevo la mappa, ma non potevo a pagare quanto chiedeva.

6) c'erano alcuni Uomini di Bassa Morale (pirati)
c'erano alcuni Uomini di Bassa Morale
lascerei perdere la parentesi, dato che non c’è in orignale

7) il salone voodoo locale.
la rivenditoria/il negozio voodoo locale. [lo stesso anche per saloni/salotti seguenti]
parlor può indicare anche “negozio”, “studio” (es. ice-cream parlor = gelateria)

8 ) Evitavo sempre la roba voodoo, ma ho potuto agguantare un pollo insolito.
Mi sono tenuto alla larga dalla roba voodoo, ma ho agguantato un pollo insolito.
“steered clear” indica l’azione che sta compiendo in quel momento, non un’abitudine. “did nab”
invece che

9) O di qualcosa riguardo ad esso.
Beh, di parte di esso.
“some of it.” Infatti la Voodoo Lady non rivela a Guy tutto ciò che sa del suo futuro.

10) negozio di alimentari
negozio di generi vari
“general store”, non "food store", infatti vende anche vanghe e spade, oltre alle mentine.

11) Sono andato due porte più in giù rispetto ad una prigione
Ho oltrepassato due porte fino ad una prigione
“I walked two doors down to a prison”. Guybrush arriva alla prigione, non la supera (infatti poi parla con Otis).

12) se potevo fare qualcosa
se potevo procurargli qualcosa
“if I could get him anything”

suggerimenti/correzioni minori

13) e ne avevo bisogno enormemente.
e ne avevo bisogno disperatamente.

14) al di là del posto della vedetta, per i sentieri dell'isola.
al di là della postazione della vedetta, verso i sentieri dell'isola.

Re: Le memorie di Guybrush Threepwood

Inviato: 23 giu 2015, 7:12
da turok
Correzioni apportate (non tutte tutte, ma molte)
Le memorie di Guybrush Threepwood: Gli anni di Monkey Island

A beneficio di quelli di voi che hanno sempre sognato di diventare un pirata, di padroneggiare la spada e il mare, di rubare ricchezze inimmaginabili, di tracannare grog fino a quando non vi venga il capogiro e vi si contorca lo stomaco, e di cercare quel misterioso e potente elisir, conosciuto come il vero amore, io, Guybrush Threepwood, scrivo queste righe, nella speranza di dissuadervi dal tentare. Imparate dall'esempio, se permettete ...

Capitolo Primo,
IN CUI ARRIVO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA MIA FORTUNA

Sono arrivato su Mêlée Island™ stanco dal mio viaggio per il mare aperto e sentendo la mancanza del Vecchio Mondo, ma desideroso di diventare un vero e proprio bucaniere. Una vecchia vedetta scorbutica mi indirizzò ad una taverna, lo Scumm Bar, il ritrovo dei pirati locali.
Ho camminato lungo la scogliera e lungo il molo fino a quando sono arrivato allo Scumm Bar, uno posto chiassoso pieno di degenerati, volgari, luridi: i pirati. Due dei pirati nella stanza di fronte, un uomo amichevole di nome Mancomb Seepgood e un tizio sinistro con un occhio cisposo, mi hanno dato alcune informazioni circa i poteri locali, tra cui il temibile - e morto! - pirata fantasma LeChuck. Mi è stato detto di dirigermi nel retrobottega, dove i pirati dall'aspetto importante, gli stessi di cui la guardia aveva accennato, stavano al loro tavolo.
Mi sono fatto coraggio e mi sono avvicinato. "Voglio essere un pirata," esclamai. Non sembravano impressionati, ma mi hanno parlato delle tre prove che avrei dovuto intraprendere prima di poter essere accettato come un vero puzzolente pirata tracanna-grog. Gli ho chiesto ulteriori informazioni su ciascuna delle tre prove, e poi li ho lasciati al loro grog.
Era giunto il momento di prendere un po' di grog per conto mio. Ho aspettato finché il cuoco non si fu diretto barcollando fino alla stanza sul davanti. A questo punto mi sono infilato di soppiatto dalla porta della cucina. Non sono riuscito a trovare una tazza per il grog, ma, essendo un apprendista pirata, ho rubato una pentola e un vecchio pezzo di carne - un bottino non molto interessante, ma pur sempre un bottino. Ho anche cercato di impadronirmi del pesce appoggiato al pontile sul retro. Un gabbiano mi ha impedito di avvicinarmi fino a quando non ho trovato una tavola cedevole in un angolo del molo. Sono riuscito così ad allontanare la fastidiosa bestia abbastanza a lungo per agguantare il pesce.
Soddisfatto di aver abilmente rubato tutto quello che potevo, ho lasciato il bar, in cerca di azione ...

Capitolo due,
IN CUI ESPLORO LA CITTÀ ED SCOPRO UNO STRANO POLLO

Sono andato per la mia strada, attraverso un arco e dentro alla città vera e propria, dove mi sono avvicinato ad un cittadino dall'aspetto sospetto che ciondolava ad un angolo. Mi ha parlato di suo cugino Sven, così gli ho raccontato del mio barbiere, Dominique. Ho pensato che la conversazione fosse destinata a concludersi. Poi, di punto in bianco, si è offerto di vendermi la mappa di cui avevo più bisogno per completare la prova della caccia al tesoro. Volevo la mappa, ma non potevo pagare quanto chiedeva.
Dall'altra parte della strada c'erano alcuni Uomini di Bassa Morale, il tipo di persona verso cui mia madre mi aveva messo in guardia. Quando ho chiesto loro circa l'uomo che ha cercato di vendermi la mappa, hanno cercato di vendermi una copia del verbale dell'ultima assemblea cittadina di Mêlée Island™. Li ho convinti a pagarmi due pezzi da otto per alleggerirli di una copia. Altro bottino!
Entrando in una porta sul lato destro della strada, ho scoperto il negozio voodoo locale. Evitavo sempre la roba voodoo, ma ho potuto agguantare un pollo insolito. Un pollo di gomma, con una carrucola in mezzo. Non avevo mai visto
niente di simile in vita mia. Così, naturalmente, l'ho rubato.
Nel retro del salotto ho incontrato una misteriosa maga. Mi ha parlato del mio futuro. Beh, di parte di esso.
Ho lasciato il salotto voodoo e ho proseguito attraverso un arco sotto l'orologio della città. Subito dopo l'arco c'era l'ingresso di un negozio di generi alimentari. Il negozio veniva gestito da un uomo vecchio e scorbutico che mi sorvegliava così fermamente che non ho potuto trafugare né la spada né la pala che avevo trovato. Purtroppo, i miei due pezzi di otto non erano abbastanza per una transazione legittima. Avevo bisogno di oro, e ne avevo bisogno disperatamente.
Sono andato due porte più in giù fino ad una prigione e ho cercato di parlare con il prigioniero, ma tutto quello che ho ricevuto da lui è stato un'alitata dello stesso puzzo di un topo sul viso. Sono fuggito al negozio, ho suonato il campanello per il servizio, e ho chiesto delle mentine per l'alito, che il vecchio uomo felicemente mi ha venduto. Sono tornato alla prigione e donato una mentina al prigioniero, che, quando l'ho chiesto, mi ha detto che il suo nome era Otis. Gli ho domandato perché fosse stato arrestato e se potevo fare qualcosa, e lui mi ha parlato di un fiore giallo che cresce nella foresta e mi ha chiesto un pò di repellente per ratti. Gli ho detto che non avevo nulla per i topi, ma gliene avrei portato un pò se lo avessi trovato.
Pensando che la città mi avesse offerto tutto ciò che aveva, per il momento, feci dietrofront percorrendo la strada da cui ero venuto, al di là della postazione della vedetta, per i sentieri dell'isola.
Capitolo Otto,
IN CUI IN CUI RECLUTO UNA CIURMA PER SALVARE IL GOVERNATORE

Prima di tutto andai alla prigione in città, dove Otis mi promise di entrare nella mia ciurma se lo avessi liberato. Successivamente ho controllato allo Scumm Bar per cercare qualche potenziale membro dell'equipaggio, ma tutti erano andati via, abbandonando, nella fretta, le loro tazze. Raccolsi a questo punto le varie tazze e ne riempii una con del grog fresco, preso dal barile in cucina. La tazza con il grog cominciò a sciogliersi! Quel grog era sicuramente della roba forte.
A quel punto fui colpito da un idea. Versai il grog dalla tazza che stava fondendo, all'interno di un'altra tazza, mentre mi dirigevo velocemente verso la prigione. Nel momento in cui la seconda tazza stava quasi per sciogliersi, mi fermai e nuovamente trasferii il grog in un'altra tazza “fresca”. Ho dovuto ripetere la procedura alcune altre volte durante il cammino verso la prigione di Otis, ma ho fatto in modo che la maggior quantità di grog si conservasse, cosicché la tazza restasse quasi piena.
Ho versato il grog all'interno della serratura della cella di Otis, e mi sono allontanato mentre il metallo si scioglieva. Otis è balzato fuori dalla cella – ed è andato via! “che razza di codardo” pensai. Mi serviva ancora un equipaggio.
Sono ritornato dal Maestro di Spade. Carla non volle credere alla mia storia finché non le mostrai la nota che aveva lasciato LeChuck. Terrorizzata, accettò di far squadra con me e ci organizzammo per incontrarci al molo.
Non potevo pensare di reclutare qualcun altro, così ho provato ad esplorare l'isola di Mêlée Island™. All'estremo Nord notai una casa costruita su una piccola isola. L'unico modo per raggiungere quell'isoletta comprendeva un cavo che avrebbe dovuto essere disteso al di sopra del canale. Alla fine sono riuscito a trovare un utilità nell'uso del pollo di gomma con la carrucola al centro. L'ho usato sopra il cavo teso attraverso cui sono scivolato. Hah! Forse i fratelli Fettuccini sarebbero stati interessati a questo numero ...
Nella casa sull'isola ho incontrato Mr Meathook, un gradevole compagno senza capelli, senza mani e con un tatuaggio parlante. Gli ho chiesto di aggregarsi al mio equipaggio, ma lui ha rifiutato di aiutarmi finché non gli avessi dimostrato che ero abbastanza coraggioso da poter guidare una ciurma.
Meathook voleva una prova del mio coraggio: se fossi riuscito ad affrontare l'orribile, feroce bestia che gli aveva rovinato l'esistenza, mi avrebbe accettato come suo capitano. Aprì 3 enormi barricate in metallo, rivelando una porta in legno. Io ho aperto quest'ultima cautamente ed ho visto il diavolo alato imprigionato li dentro. Sono riuscito a male pena a controllare il mio terrore fino a toccare il becco di quell'orrore senza nome.
Meathook era stupito. Gli ho gentilmente permesso di indulgere in una quantità adeguata di umiliazioni personali, dopodiché gli ho dato istruzioni su dove incontrarci al molo.

Capitolo Nove,
IN CUI HO ACQUISTO UNA NAVE USATA

Sperando che un equipaggio di due persone fosse stato sufficiente, ho cominciato a esplorare l'isola per controllare la disponibilità di una nave. Ho notato uno spiazzo luminoso, e per quelle luci doveva esserci una concessionaria di barche usate, mi sono diretto subito a quello che si è rivelato essere il cantiere delle navi usate di Stan.
Stan si mostrava essere mio amico, mi mostrava ciò che davvero voleva dire qualità, per farmi fare l'affare del secolo. Stan aveva intenzione di spremere il midollo dalle mie ossa.
Mi era caduto l'occhio sulla nave mezza affondata alla fine del molo, la nave più economica. Mi sono accorto che anche quella era troppo costosa per me. Ho chiesto allora di farmi credito. Stan mi ha detto che una nota di credito dal magazziniere sarebbe stata accettata. Mi fiondai così in città. Mentre andavo via, Stan mi ha dato una bussola e uno dei suoi biglietti da visita. Ho chiesto al negoziante una nota credito. Lui mi ha chiesto se avessi un lavoro. Ho mentito. Mentre sbloccava la cassaforte al piano di sopra, ho guardato attentamente memorizzando i giri della manopola. Portando una nota di merito, il magazziniere è tornato alla sua scrivania, e ha ripreso a farmi domande in un modo così accanito che ha scoperto la mia piccola bugia. A questo punto ha nuovamente chiuso a chiave la nota, e io ho guardato ancora una volta per confermare che avessi capito la combinazione.
Quando è sceso al piano di sotto ho finto un rinnovato interesse nei confronti del Maestro di Spada, e lo scontroso vecchietto infine ha accettato di andare a trovarla DI NUOVO. Nel momento in cui se ne fu andato, ho aperto la cassaforte, ruotando la maniglia in senso orario e antiorario per metterla come l'aveva messa lui. Ho preso la nota di credito e sono tornato da Stan.
Stan ha creduto di essere un abile commerciante. In realtà pensava di poter ottenere 10.000 pezzi di otto per quel pezzo di giunca galleggiante a malapena! Gli ho riso in faccia e ho spostato la discussione sugli optional. Quando a ha snocciolato una "caratteristica" inutile dopo l'altra sono rimasto immobile e ho respinto il lotto. L'ho messo alle corde! Ho fatto una contro-offerta di 2.000 pezzi di otto. Lui ha abbassato il prezzo. Ho minacciato di abbandonare il lotto. Mi ha detto di tornare. Gli ho offerto 3.000 pezzi di otto, poi 4.000, minacciando ogni tanto di rinunciare al lotto per tenere Stan in bilico. Ho contattato astutamente fino a soli 5.000 pezzi di otto in poco tempo. Stan ha temporeggiato per un momento, infine si è arreso.
Noi Threepwoods siamo abituati a trattare un difficile accordo. Povero Stan non ha mai avuto una chance.
Proseguo: