Le memorie di Guybrush Threepwood: Gli anni di Monkey Island
A beneficio di quelli di voi che hanno sempre sognato di diventare un pirata, di padroneggiare di spada e di mare, di rubare ricchezze inimmaginabili, di tracannare grog fino a quando i circuiti nella testa e nel vostro stomaco si contorcano, e di cercare quel misterioso e potente elisir, conosciuto come il vero amore, io, Guybrush Threepwood, scrivo queste righe, speranzoso di scoraggiarvi a provare. Imparate dall'esempio, se preferite ...
Capitolo Primo:
QUELLA VOLTA IN CUI SONO ARRIVATO SU MELEE ISLAND IN CERCA DELLA FORTUNA
Sono arrivato su Mêlée Island™ stanco dal mio viaggio per il mare aperto e smarrito dal Vecchio Mondo, ma desideroso di diventare un vero e proprio bucaniere. Un vecchio scorbutico nel ruolo di guardia mi indirizzò ad un bar, lo Scumm Bar, il ritrovo dei pirati locali.
Ho camminato lungo la scogliera e lungo il molo fino a quando sono arrivato allo Scumm Bar, uno posto chiassoso pieno di degenerati, corrotti, maleodoranti, pirati. Due dei pirati nella stanza di fronte, un uomo amichevole di nome Mancomb Seepgood e un compagno intimidatorio con un occhio cisposo (sporco di "cispa", ovvero di un residuo solido del secreto lacrimale che si forma sulle palpebre o alla commessura fra palpebra superiore e inferiore come conseguenza dell'ipersecrezione mucosa delle ghiandole lacrimali), mi hanno dato alcune informazioni circa i poteri soprannaturali locali, tra cui il temibile - e morto! - pirata fantasma LeChuck. Mi è stato detto di dirigermi nel retrobottega, dove i pirati dall'aspetto importante, gli stessi di cui la guardia aveva accennato, stavano al loro tavolo.
Mi sono fatto coraggio e mi sono avvicinato. "Voglio essere un pirata," esclamai. Sembravano impressionati, ma mi hanno parlato delle tre prove che avrei dovuto intraprendere prima che potessi essere riconosciuto come un vero tracanna-grog, puzzolente pirata. Gli ho chiesto ulteriori informazioni su ciascuna delle tre prove, e poi li ho lasciati al loro grog.
Era giunto il momento di prendere un pò di grog da solo. Ho aspettato finché il cuoco ondeggiando nel suo modo di camminare fosse passato per dirigersi alla camera anteriore. A questo punto mi sono infilato di soppiatto dalla porta della cucina. Non sono riuscito a trovare una tazza per il grog, ma, essendo un pirata in periodo di formazione, ho rubato una pentola e un vecchio pezzo di carne - un bottino non molto interessante, ma pur sempre un bottino. Dopo sono anche andato fuori sul molo dove c'era un pesce. Un gabbiano di mare non mi faceva avvicinare fino a quando non ho trovato una tavola non correttamente fissata, in un angolo del molo. Sono riuscito così ad allontanare la fastidiosa bestia abbastanza a lungo per agguantare il pesce.
Soddisfatto di aver abilmente rubato tutto quello che potevo, ho lasciato il bar, in cerca di azione ...
Capitolo due:
QUELLA VOLTA IN CUI HO ESPLORATO LA CITTÀ ED HO SCOPERTO UNO STRANO POLLO
Sono andato per la mia strada, ho attraversato un arco arrivando proprio dentro la città, dove mi sono avvicinato ad un cittadino dall'aspetto sospetto ad un angolo. Mi ha parlato di suo cugino Sven, così gli ho raccontato del mio barbiere, Dominique. Ho pensato che la conversazione fosse destinata a diventare ancora più noiosa. Poi, di punto in bianco, si è offerto di vendermi la mappa di cui avevo più bisogno per completare la prova della caccia al tesoro. Volevo la mappa, ma non potevo a pagare.
Dall'altra parte della strada c'erano alcuni Uomini di Bassa Morale (pirati), il tipo di persona verso cui mia madre mi aveva messo in guardia. Quando ho chiesto loro circa l'uomo che ha cercato di vendermi la mappa, hanno cercato di vendermi una copia del verbale dell'ultima assemblea cittadina di Mêlée Island™. Li ho convinti a pagarmi due pezzi da otto per alleggerirli di una copia. Altro bottino!
Entrando in una porta sul lato destro della strada, ho scoperto il salone voodoo locale. Evitavo sempre la roba voodoo, ma ho potuto agguantare un pollo insolito. Un pollo di gomma, con una carrucola in mezzo. Non avevo mai visto
niente di simile in vita mia. Così, naturalmente, l'ho rubato.
Nel retro del salotto ho incontrato una misteriosa maga. Mi ha parlato del mio futuro. O di qualcosa riguardo ad esso.
Ho lasciato il salotto voodoo e ho proseguito attraverso un arco sotto l'orologio della città. Subito dopo l'arco c'era l'ingresso di un negozio di alimentari. Il negozio veniva gestito da un uomo vecchio e scorbutico che mi sorvegliava così fermamente che non ho potuto trafugare né la spada né la pala che avevo trovato. Purtroppo, i miei due pezzi di otto non erano abbastanza per una transazione legittima. Avevo bisogno di oro, e ne avevo bisogno enormemente.
Sono andato due porte più in giù rispetto ad una prigione e ho cercato di parlare con il prigioniero, ma tutto quello che ho ricevuto da lui è stato un'alitata dello stesso puzzo di un topo sul viso. Sono fuggito al negozio, ho suonato il campanello per il servizio, e ho chiesto delle mentine per l'alito, che il vecchio uomo felicemente mi ha venduto. Sono tornato alla prigione e donato una mentina al prigioniero, che, quando l'ho chiesto, mi ha detto che il suo nome era Otis. Gli ho domandato perché fosse stato arrestato e se potevo fare qualcosa, e lui mi ha parlato di un fiore giallo che cresce nella foresta e mi ha chiesto un pò di repellente per ratti. Gli ho detto che non avevo nulla per i topi, ma gliene avrei portato un pò se lo avessi trovato.
Pensando che la città mi avesse offerto tutto ciò che aveva, per il momento, feci dietrofront percorrendo la strada da cui ero venuto, al di là del posto della vedetta, per i sentieri dell'isola.
Capitolo Tre:
QUELLA VOLTA IN CUI HO CONOSCIUTO I FRATELLI FETTUCCINE, SONO STATO SPARATO DA UN CANNONE E SONO ANDATO A FARE SHOPPING
Ho girovagato per i sentieri dell'isola fino a giungere ad una radura al suo centro, dove ho trovato un tendone da circo. All'interno della tenda ho incontrato Alfredo e Bill Fettucini, due buffoni litigiosi vestiti con tutine attillate color neon. Mi hanno offerto un lavoro come collaudatore per un nuovo numero acrobatico da loro concepito. Volevano spararmi da un cannone. Quando mi hanno offerto 478 pezzi di otto per il mio disturbo ho colto al volo l'occasione. Qualsiasi cosa per l'oro spagnolo! Ho indossato la pentola presa dalla cucina come una sorta di casco e mi sono arrampicato nella canna di un vecchio cannore da nave.
Dopo alcuni confusi minuti barcollavo nuovamente sui sentieri dell'isola, con la testa che vibrava ma le tasche che tintinnavano. Mi sono fermato abbastanza a lungo ad un bivio per esplorarlo un pò e trovare il fiore giallo di cui Otis aveva parlato. Ho preso un petalo e sono tornato in città.
Una volta lì, ho speso le mie ricchezze nell'acquisto di tutto ciò che era disponibile. Ho comprato la carta dal cittadino all'angolo, la spada e la pala dal negoziante.
Desideroso di usare la mia nuova spada, ho chiesto al negoziante dove si potesse trovare il Maestro di Spada. Lui non ha voluto dirmelo, ma è andato via da solo a casa del Maestro di Spada per ottenere l'approvazione alla mia visita. Stanco di aspettare il suo ritorno, ho lasciato il negozio in cerca di avversari per potermi allenare. Potevo chiedere al negoziante di farmi vedere dove vivesse il Maestro di Spada quando ero più preparato per sfidarlo.
Capitolo quattro:
QUELLA VOLTA IN CUI MI SONO ALLENATO ED HO PORTATO A TERMINE LA PRIMA PROVA, L'USO DELLA SPADA
Pronto a intraprendere la mia prima prova, ho lasciato la città alla ricerca di un degno avversario per allenarmi nella scherma. Gli scontrosi individui che si aggiravano per i sentieri dell'isola non erano propensi ad aiutarmi, così mi sono diretto verso una casa all'estremo margine orientale dell'isola. Prima che potessi raggiungere la casa, sono stato fermato da un fastidioso troll che custodiva un ponte lungo il sentiero. Gli ho consegnato il mio pesce e lui mi ha lasciato passare.
Giunto nella casa ho trovato la palestra del Capitano Smirk, un uomo con un collo come un tronco d'albero. In un primo momento, non voleva accettarmi come spadaccino studente, ma sono riuscito a convincerlo con il mio spirito caparbio ... e il mio oro.
Per le successive dodici ore, ho combattuto contro un aggeggio complicato fatto di molle, manichini, ruote e strani marchingegni fino a quando ho perfezionato la mia forma e lo stile. Dopo che l'estenuante allenamento fisico era terminato, Smirk mi rivelò il vero segreto del combattimento esperto con la spada: l'arte dell'insulto. Il capitano mi fece conoscere gli insulti di base, dopodiché mi ha avviato nel mondo reale tra spade che si scontrano e parole taglienti.
Sapevo già che non avrei mai potuto sconfiggere il Maestro di Spada senza aver fatto un pò di pratica con i dilettanti che come me che vagavano sull'isola. Mi sono diretto verso un incrocio affollato tra i sentieri dell'isola ed ho aspettato degli avversari sui quali poter affilare la mia lama.
Venivano da me come falene ad una lanterna, ed ho combattuto contro di loro con tutte le mie abilità, imparando nuovi insulti e repliche di ogni pirata che avvicinavo. Anche se ho perso i primi scontri, ho in breve tempo avuto un ampio repertorio di insulti (e vittorie in riprova), che sarebbero potuti essere d'aito nello sconfiggere quasi ogni pirata che fosse passato per la mia strada. Ho continuato a combattere, guadagnando ingegno e abilità, finché alla fine di un duello con un pirata sconfitto, lui ha dichiarato che ero così bravo da poter battere il Maestro di Spada.
Così ho deciso di cercarla.
Sono tornato al negozio in città, e ho trovato il negoziante, lamentoso come al solito, dietro il bancone. C'è voluto poco per convincerlo a tornare dal Maestro di Spada. Questa volta, quando il negoziante ha lasciato il negozio, l'ho seguito. L'ho pedinato fuori dalla città, al bivio tra i sentieri dell'isola, e lungo i tortuosi sentieri della foresta fino alla dimora del Maestro di Spada.
Dopo aver ascoltato la conversazione tra il negoziante ed il Maestro di Spada - una donna bella e pericolosa di nome Carla - mi sono fatto avanti e l'ho sfidata. Mi ha subito sconfitto con insulti che non riuscivo a immaginare.
Moralmente abbattuto, sono tornato per i sentieri di Mêlée Island™. Quando ho provato combattere contro altri pirati per imparare le risposte alle offese del Maestro di Spada, mi sono reso conto che nessun uomo sull'isola ne conosceva le repliche. Dopo un paio di combattimenti, sono tornato al Maestro di Spada, terrorizzato da una rivincita. Questa volta l''ho trovata senza l'aiuto del negoziante, con dirigendomi a piedi direttamente verso la luce che proveniva dalle sue finestre nel bosco a nord del bivio.
Quando abbiamo combattuto di nuovo, ho provato disperatamente ogni risposta che pensavo avrebbe potuto funzionare contro i suoi pungenti insulti. Questa volta, ci sono riuscito! Le risposte ad altri insulti andavano bene anche contro i suoi insulti. Il Maestro di Spada ha rinunciato dopo un paio di round, e mi ha dato una T-shirt di qualità per dimostrare che l'avevo sconfitto.
Ho lasciato la foresta, fiero della mia vittoria. Avevo completato la prima prova!
Capitolo Cinque:
QUELLA VOLTA IN CUI HO RUBATO UN IDOLO ED HO CONOSCIUTO LA DONNA DELLA MIA VITA
Mi precipitai allo Scumm bar per riportare i miei progressi ai pirati dall'aspetto importante. Erano impressionati. Ho lasciato il bar con fare da uomo importante, ho fatto una passeggiata per la città, e ho scoperto che la residenza del governatore si trovava oltre la prigione nella zona più periferica della città. Dovevo darmi fa fare per la prova del furto.
Davanti alla casa del governatore c'erano alcune delle bestie più terrificanti che avessi mai visto - letali barboncini piranha affamati e pronti a sbranare chiunque. Felice di aver fatto la loro conoscenza, ho insaporito la carne rancida recuperata allo Scumm bar con un petalo del fiire giallo proibito, raccolto nella foresta ed ho gettato la mia creazione in pasto ai barboncini. Hanno subito banchettato su quella prelibatezza, ma dopo pochi minuti sono andati tutti al tappeto (addormentati, ovviamente), grazie alla droga presente nel petalo.
Il palazzo del Governatore sembrava tranquillo abbastanza al mio arrivo. Ho oltrepassato la prima porta ed ho visto che non era affatto così. Quando finalmente sono andato via dopo varie scazzottate, un buco nel muro, una mandria di roditori, un rinoceronte, e un incontro con lo sceriffo, avevo preso un manuale di stile, una lattina di repellente per topi, e un set di labbra di cera. Ciononostante avevo ancora bisogno di una lima per potermi impossessare dell'idolo.
Ricordando la promessa fatta a Otis, ho preso il repellente per i ratti e mi sono diretto alla prigione, immaginando che così l'avrebbe potuto usare sui topi nella cella. Prr il mio disturbo mi ha regalato una torta di carote - di certo non era un grande premio, ma pensavo che non avesse nient'altro. Dopotutto era stata una notte di lavoro che mi sveva messo una certa fame, così ho provato a mangiare la torta e, dopo qualche boccone mi sono ferito con una lima!
Tornai di corsa al palazzo, lima in mano, e mi tuffai attraverso il buco nel muro. Come in un sogno, mi sono visto a superare gli ultimi ostacoli, e, alla fine sono uscito trionfante ... l'idolo era mio! Purtroppo, la polizia locale, nella veste dello sceriffo Fester Shinetop, mi aveva teso un agguato ed era sul punto di portarmi via quando, improvvisamente, il governatore entrò nella stanza.
Oh splendida bellezza! Oh bellezza lucente! Quando gli occhi del Governatore incrociarono i miei, ho capito che avevo trovato il mio vero amore. Con poche parole taglienti, mandò via Fester.
Quando il governatore si rivolse a me ... soave, ho risposto alla sue domande. Mentre chiacchieravamo, la mia eloquenza e la gentilezza raggiunsero nuove cime. Ho cercato di comporre quavrei potuto catturare l'oggetto del mio desiderio.
Beh, sono abbastanza sicuro che sia andata in quel modo, io sono piuttosto positivo ...
E dopo lei se ne andò.
Preso da un momento di euforia, sono tornato indietro verso la porta d'ingresso, solo per trovare Fester che mi aspetta, armato con una corda e una missione. Ben presto mi trovai sei piedi sotto l'acqua, legato al idolo, in procinto di annegare ... ciononostante tutto ciò a cui riuscivo a pensare era il governatore Marley.
Dopo qualche minuto di panico, sono tornato in me e ho preso l'idolo. Mi sono fermato solo per recuperare la spada, e poi mi sono arrampicato fuori dall'acqua.
Li c'era di nuovo lei, il governatore del mio cuore! Mi parlò. Io le parlai. Mi sono chinato a baciarla ... e ancora una volta se ne andò via, lasciandomi da solo con le mie prove. Dovevo finire le mie tre prove.
Capitolo Sei:
QUELLA VOLTA IN CUI HO SCAVATO PER TROVARE UN'ALTRA T-SHIRT
Tutto ciò che rimaneva era la prova della caccia al tesoro, così ho tirato fuori la mappa che avevo acquistato dal cittadino all'angolo di Mêlée. Lezioni di ballo? Me l'aveva fatta! A questo punto ho fatto molta attenzione. La prima parola di ogni riga sembrava significativa. Potevano essere indicazioni di percorsi attraverso la foresta.
Mi sono diretto all'ingresso della foresta al bivio tra i sentieri dell'isola, e ho seguito le indicazioni della mappa: indietro, sinistra, destra, sinistra, destra, indietro, di nuovo a destra, a sinistra. Ho capito, dopo breve tempo, che "indietro" non voleva dire che avrei dovuto fare marcia indietro, né che "a sinistra" significasse che dovevo girare a sinistra. Mi sono immaginato, invece come una figura in un quadro e, quando le istruzioni dicevano "sinistra" o "destra", mi sono diretto fuori dal lato sinistro o destro del quadro. "Indietro" significava invece prendere le vie centrali verso la parte superiore del quadro.
Con questo strano schema di riferimento in mente, ho seguito le istruzioni e sono arrivato ad una piccola radura, proprio attraverso alcuni alberi. Avevo trovato il tesoro! La "X" era segnata chiaramente, così come lo erano la targa storica di bronzo e le istruzioni per scavare e trovare il bottino. Non vedevo l'ora di sentire l'oro attraverso le mie dita. Ho tirato fuori la mia pala e ha iniziato energicamente a scavare. Ore dopo, mentre la mia mente annaspava per il desiderio e la mancanza di sonno, ho scoperto finalmente il tesoro, che era ... un altra sciocca T-shirt! Cosa c'è di sbagliato in queste persone?
A questo punto tornai in città - le mie tre prove erano completate - felice per i successi raggiunti ... ansioso di cercare
la mia amata.
Capitolo Sette:
QUELLA VOLTA IN CUI IN CUI SCOPRO CHE DISASTRO HA COLPITO LA MIA RAGAZZA DOPO IL PICCOLO SACCHEGGIO
Sono arrivato al molo appena in tempo per veder svanire la nave spettrale all'orizzonte. La sentinella mi ha informato che il mio vero amore, la creatura per me più significativa, il mio principale interesse, la luce della mia vita, il Governatore, era stato rapito. Quella creatura marcescente proveniente dalle profondità della terra, il pirata fantasma LeChuck, l'aveva portata via al suo putrido rifugio.
Proprio così, LeChuck; il tipo morto!
Gli avrei fatto vedere chi fosse il miglior pirata. La mia mente si mise in moto. Avrei dovuto trovare una nave e l'equipaggio, viaggiare verso l'isola proibita di Monkey Island ™, rintracciare LeChuck, e salvare il mio amore.