Giocherellone ha scritto: ↑18 dic 2020, 16:41
Dai Scandy!
Raccontaci tutti i retroscena di questo bel regalo!
Beh, di retroscena ne conosco pochi in quanto mi sono unito al progetto piuttosto tardi... ne approfitterei però per raccontare come io mi sia ritrovato coinvolto, un po' paradossalmente direi, in questa bellissima esperienza.
Premetto che, come forse anche voi, sono cresciuto con un 286 ed MS-DOS. All'epoca però le mie preferenze erano quasi esclusivamente per FPS quali
Wolfenstein 3-D e
DOOM (ho amato in modo particolare
Hexen), complice forse il periodo tecnologicamente favorevole per l'evoluzione del genere. Quando capitava, leggevo con estremo interesse anche le recensioni delle avventure grafiche sulle riviste specializzate, ma chissà perché non ne ho mai iniziata una: mi bastava fantasticare sugli screenshot, evidentemente.
Trent'anni dopo... beh, le cose sono cambiate. Il lavoro, la famiglia e in particolare un bel bambino reclamano gran parte della giornata: la sera, quando finalmente capita (se capita) quel poco tempo libero a disposizione, preferisco qualcosa di più rilassante di un frenetico shooter. Da un annetto a questa parte pertanto ho deciso di recuperare tutte quelle avventure grafiche sulle quali avevo fantasticato in gioventù. Mi sono dato però una regola ferrea: recuperare i titoli in edizione fisica per poterli giocare (questo per costringermi ad andarci piano e a mantenere il focus su un titolo alla volta, senza distrazioni).
La mia prima avventura grafica, scelta appositamente come introduzione al genere, è stata
Indiana Jones and the Fate of Atlantis, terminata senza l'aiuto di walkthrough il 15/8/2019 (ricorderò sempre questo giorno): sarebbe futile descrivere quale esperienza stupenda e illuminante sia stata! Sono seguiti poi il primo
Alone in the Dark e, dopo qualche deviazione
(Lands of Lore, Wishbringer), il "cugino"
Shadow of the Comet (quest'ultimo "tosto" al punto da richiedere in più occasioni una sbirciatina alla guida ufficiale).
Nello stesso periodo mi è capitato di leggere su Twitter un "annuncio" con una richiesta di supporto per la traduzione italiana della mini-avventura
Indiana Jones and the relic of the Viking e in questo modo sono venuto a conoscenza del progetto. Fresco dell'esperienza con FOA ho risposto con entusiasmo alla chiamata e dopo qualche tempo uno degli autori mi ha fornito una beta della demo e un file con una traduzione italiana già quasi completa, realizzata da un certo Nol4n, chiedendomi di "verificare che in Italiano sia tutto OK e rifinire ove necessario, non avendo più la disponibilità dell'autore originario".
In realtà Nol4an aveva già fatto un ottimo lavoro, e c'è stato poco da rifinire: al di là di qualche errore di battitura e di qualche affinamento nella traduzione, la mia principale preoccupazione è stata quella di passare da un'interfaccia di tipo "Vai a" + oggetto (es. "Vai a entrata della chiesa") alla sintassi attuale "Vai verso" + articolo determinativo + oggetto (es. "Vai verso l'entrata della chiesa"). Nei vari test ho anche avuto modo di riportare un paio di bug (uno inerente il movimento di Indy nei pressi della costa del fiordo, l'altro sulla mancata traduzione in Italiano di una stringa) prontamente risolti dallo sviluppatore.